Cronache

Spunta la regola delle "3C": "Così battiamo la Delta"

Matteo Bassetti invita alla prudenza ma spegne gli allarmismi sulla variante Delta, spiegando perché sia importante imparare a convivere col coronavirus

Spunta la regola delle "3C": "Così battiamo la Delta"

Durante l'ultima conferenza stampa, Silvio Brusaferro ha confermato che la variante Delta è al momento quella prevalente in Italia, con valori che oscillano tra l'80 e il 100% nelle diverse regioni del Paese. Matteo Bassetti, intervistato dall'Agi, ha spiegato come sia possibile convivere con la variante e sconfiggerla definitivamente per riprendere a condurre una vita quanto più possibile normale. La ricetta dell'infettivologo, primario all'ospedale San Martino di Genova, è quella delle 3C: "Convivenza, consapevolezza, conoscenza".

Matteo Bassetti ha esposto lo scenario che si trova ad affrontare quotidianamente nel suo lavoro in corsia: "La Delta è oggi dominante nel nostro Paese, il 95% dei contagiati è stato 'colpito' da questa variate, ma noi ormai è un mese, ma forse anche un mese e mezzo, che vediamo persone contagiate da questa variante e, grazie ai vaccini, gli effetti clinici sono ben diversi in questa ondata, rispetto alle precedenti". Come si è notato anche dall'ultimo report Iss, a fronte di un incremento di contagi, le ospedalizzazioni e le terapie intensive non crescono allo stesso ritmo, anche se hanno registrato un incremento, seppure moderato, nelle ultime settimane.

Il motivo l'ha spiegato il professor Bassetti: "Il moltiplicatore, grazie ai vaccini, è cambiato. Prima ogni 100 contagi, 2 persone finivano in terapia intensiva. Oggi abbiamo 5000 contagi e in terapia intensiva ne finiscono 3". Un segno che i vaccini stanno funzionando correttamente, evitando l'insorgere della malattia grave anche nei soggetti più fragili ed esposti. Con meno ricoveri per coronavirus, gli ospedali possono tornare a operare in un regime di quasi normalità anche per la cura degli altri pazienti.

L'infettivologo dell'ospedale San Martino di Genova ha voluto fare una ulteriore precisazione: "Bisognerebbe tra l'altro dividere tra ricoveri in terapia intensiva, dove ci sono spesso pazienti lì per Covid-19, e ricoveri ordinari, dove finisce dentro anche chi è semplicemente positivo a un tampone, ma è lì per altro". Una distinzione importante, che Matteo Bassetti effettua prima di fare l'ennesimo appello alla prudenza ma senza allarmismi: "Questa è convivenza con il virus. È uno scenario nel quale ci vuole cautela e non allarmismo".

Proprio nell'ottica di non generare nuovamente il clima di panico nel Paese e provare a ritrovare la normalità, Matteo Bassetti fa una proposta: "Io credo che bisognerebbe avere il coraggio di non dare i numeri ogni sera.

Altrimenti, dovremmo fare il bollettino di ogni altra malattia".

Commenti