Cronache

Le frustate con il cavo elettrico: così il senegalese punisce la moglie

Stando a quanto raccontato dalla vittima, gli abusi e le violenze andavano avanti da oltre un anno. Spesso in preda ai fumi dell'alcol, il 53enne diventava ancora più violento, riversando su di lei tutta la propria rabbia

Le frustate con il cavo elettrico: così il senegalese punisce la moglie

Arriva da Torre Pedrera, località di Rimini, la notizia dell'ennesimo caso di violenza domestica commessa nei confronti di una donna. Stavolta ad essere protagonista della terribile vicenda è una coppia di cittadini senegalesi, da tempo residenti nel nostro Paese.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, che hanno riportato l'episodio, gli abusi ed i maltrattamenti andavano avanti da più di un anno, ma la donna non avrebbe mai trovato il coraggio di denunciare a causa del forte sentimento di paura nutrito nei confronti del violento coniuge.

L'incubo è infine giunto al termine durante la notte di sabato 23 novembre. In seguito all'ennesimo abuso, la vittima ha infatti trovato la forza di denunciare. Stando a quanto raccontato dalla donna, una senegalese di 30 anni, tutto ha avuto inizio da un banale litigio. Durante la discussione i toni si sono fatti via via sempre più accesi, fino a quando il marito, un connazionale di 53 anni, non ha perduto completamente il controllo.

In preda ad una cieca furia, ha afferrato un cavo elettrico e si è scagliato contro la consorte, prendendola a frustate dinanzi agli occhi terrorizzati del figlio piccolo.

La brutale aggressione è andata avanti a lungo, per poi concludersi quando il 53enne, soddisfatto della punizione inferta alla moglie, ha bloccato la porta di casa, portando con sé le chiavi.

In quei momenti di calma apparente, la 30enne ha finalmente trovato il coraggio di reagire. Dopo aver messo al sicuro il bambino, è riuscita a contattare le forze dell'ordine locali ed a riaprire la porta, così che gli agenti potessero accedere all'abitazione.

Sul posto gli uomini della questura di Rimini, accorsi dopo la segnalazione della 30enne, ricevuta intorno alla mezzanotte.

Al loro arrivo, il marito-padrone non si trovava più in casa, così i poliziotti hanno inizialmente provveduto a rassicurare la donna e ad accompagnarla al pronto soccorso dell'ospedale locale. Interrogata sui fatti, la senegalese ha spiegato che le violenze andavano avanti da circa un anno e mezzo. Il coniuge era divenuto violento dopo la nascita del loro primo figlio, da lui non voluto. Spesso sotto effetto di alcolici, l'uomo aveva cominciato a riversare sulla compagna la propria rabbia. Non solo urla e minacce, ma anche schiaffi e pugni. In più di un'occasione, inoltre, la donna sarebbe stata anche afferrata per la gola.

Affidati madre e figlio alle cure dei medici, gli agenti hanno immediatamente provveduto a rintracciare il 53enne.

Questi, accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate, è stato dichiarato in arresto ed ora si trova in attesa di giudizio.

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