Rimini, donna si da fuoco in tribunale: ricoverata per le ustioni

Dramma a Rimini, dove una donna albanese di 58 anni si è data fuoco dopo essersi affacciata da una balconata interna del tribunale.

L’episodio, verificatosi questa mattina, è avvenuto intorno alle 10:15, ed ha naturalmente suscitato il panico in coloro che si sono ritrovati ad assistere alla terribile scena.

Stando alle notizie riportate fino ad ora, la donna si era recata al palazzo di giustizia in preda alla furia. A detta sua, infatti, nei suoi confronti si stavano perpetrando delle ingiustizie che andavano ormai avanti da ben oltre 10 anni. Raggiunto il primo piano dell’edificio, la donna ha cominciato ad urlare in preda alla disperazione. “In Italia la legge non funziona, basta, non posso più andare avanti così”. Questa una delle frasi che avrebbe gridato, come riportato da “RiminiToday”, prima di compiere l’estremo gesto. Dopo aver estratto un accendino dalla borsa, l’albanese ha avvicinato alla fiamma al proprio giubbotto in materiale sintentico, che ha immediatamente preso fuoco.

Il primo a soccorrerla è stato un avvocato del tribunale, che si trovava nelle immediate vicinanze.“Ho sentito una donna che urlava e mi sono precipitato per vedere cosa stesse succedendo. Davanti a me c'era la signora che urlava di essere vittima di un'ingiustizia. ‘L'unica modo per avere giustizia è la morte’ ha detto, prima di usare l'accendino. Le fiamme sono divampate subito e, con le mani, le ho spente riportando delle piccole scottature. La signora continuava a urlare che tutte le denunce fatte le erano state archiviate e, per questo motivo, la figlia era costretta a postituirsi”.

Sul posto si sono immediatamente precipitati i vigili del fuoco, accompagnati da un’ambulanza e dagli agenti della polizia. I sanitari del 118 hanno assistito la donna, che ha riportato numerose ustioni di primo grado nella parte superiore del corpo, per poi trasportarla al pronto soccorso.

Al momento gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire le esatte dinamiche del caso.