Cronache

Rimini, tre commesse accusano il capo di molestie: "Ci diceva: 'Ti faccio perdere il lavoro'"

Tre giovani dipendenti di un centro commerciale romagnolo hanno denunciato alla polizia gli atteggiamenti del loro superiore, un 52enne già indagato per violenza sessuale

Rimini, tre commesse accusano il capo di molestie: "Ci diceva: 'Ti faccio perdere il lavoro'"

Avrebbe molestato tre commesse del suo negozio, costringendo una di loro a licenziarsi per non subire più i suoi approcci. A ogni avvicinamento, il ricatto da parte del superiore era sempre lo stesso: "Ti faccio perdere il lavoro". Per questo motivo, tre dipendenti di un centro commerciale avrebbero denunciato il loro capo per molestie sessuali. È accaduto a Rimini e del caso si stanno occupando gli investigatori della questura.

Il racconto delle commesse

Secondo quanto riportato da Il resto del Carlino, che ha ricostruito la vicenda, si tratterebbe di un uomo di 52 anni, già indagato per violenza sessuale. In base a quanto ricostruito, nessuna delle dipendenti, tutte ventenni, avrebbe mai ceduto, nemmeno per un momento, ai suoi tentativi di rapporto. Tuttavia, le tre commesse avrebbero riferito agli inquirenti di aver passato un periodo molto difficile: nessuna, infatti, sarebbe riuscita a svolgere il proprio lavoro in tranquillità per paura degli atteggiamenti dell'uomo.

La "tattica"

Il 52enne avvicinava le ragazze grazie al proprio ruolo di capo, incarico che metteva le giovani commesse ancora più a disagio. Secondo quanto raccontato dalle presunte vittime, la sua tattica non cambiava mai: all'inizio si mostrava gentile ma poco dopo iniziavano gli apprezzamenti e poi le allusioni sessuali. In base alle prime informazioni ricevute, il passo successivo era quello di richiedere direttamente (ed esplicitamente) prestazioni sessuali. Le dipendenti avrebbero sempre declinato ogni suo invito e avrebbero infine deciso di denunciarlo.

I (presunti) agguati

Secondo quanto riportato dal quotidiano, le ragazze avrebbero riferito anche di continui agguati che il 52enne avrebbe fatto mentre rimaneva da solo con una di loro. In qualche circostanza, infatti, avrebbe tentato approcci fisici e in un'occasione avrebbe provato a chiudere una di loro nel bagno, al punto da costringerla a spingere la porta con la forza per impedirgli l'accesso. In base a quanto ricostruito, rimanere con l'uomo nel turno di chiusura costituiva un momento di grande tensione. Secondo quanto riportato, in una circostanza, l'uomo avrebbe chiuso la porta, impedendo a una delle giovani di uscire, e l'avrebbe spinta contro al muro. Tuttavia lei sarebbe riuscita a respingerlo, riuscendo a scappare.

L'offerta di lavoro

In base alle prime informazioni, una delle tre giovani sarebbe stata "adescata" dall'uomo mentre lavorava in un altro negozio del centro commerciale. Lui le avrebbe fatto una proposta di lavoro più vantaggiosa, convincendola ad andare a lavorare nel suo esercizio. Una volta ottenuto ciò che voleva, avrebbe iniziato a importunare anche lei. I tentativi di approccio, le aggressioni fisiche, i palpeggiamenti, infatti, si sarebbero fatti sempre più frequenti e pesanti.

Il ricatto

"Se vuoi che ti rinnovi il contratto in prossima scadenza vieni in bagno con me, io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me", avrebbe ripetuto l'uomo per assicurarsi il loro silenzio rispetto ai suoi comportamenti. A lungo, le tre commesse sono rimaste in silenzio, fino a quando il timore di non riuscire più a controllare quella situazione e la paura (forse) di perdere il lavoro le ha convinte ad agire.

La denuncia in questura

Le immediate conseguenze di quella situazione avrebbero convinta una di loro al licenziamento e avrebbe obbligato le altre due a mettersi in malattia. Una avrebbe raccontato di aver provato a rivolgersi a un altro superiore, senza però ottenere una risposta concreta, dal momento che il 52enne ha sempre negato di aver avuto questi comportamenti.

Così, tutte e tre, hanno deciso di agire, andando in questura a presentare una denuncia.

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