Il protagonista di questa vicenda è Elvis Manuel Rossi, 42 anni, colpevole di aver massacrato di botte un bosniaco di 57 anni.
Rossi è un rom che vive all'interno del campo nomadi di via Luigi Candoni, alla Magliana a Roma. Per l'omicidio, avvenuto peraltro all'interno del campo rom, è stato condannato dal gup Maddalena Cipriani a 18 anni di carcere. Per sfuggire alla condanna ha scaricato la colpa sul figlio di 10 anni, raccontando che il piccolo aveva fatto una stupidangine.
"Ha spinto uno che è caduto e ha sbattuto la testa, non l'ha fatto apposta" ha raccontato al giudice.Una giustificazione che non è bastata, infatti le indagine hanno subito fatto chiarezza, evidenziando che la vittima era stata picchiata e le ferite non erano riconducibili solo a una caduta.
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