Roma, hanno vinto i residenti: il centro migranti di Monte Arsiccio no si farà

Dopo le proteste dei residenti il presidente grillino del XIV Municipio chiude la questione e annuncia la decisione della Prefettura: "Il centro di accoglienza a Vicolo di Monte Arsiccio non si farà"

Roma, hanno vinto i residenti: il centro migranti di Monte Arsiccio no si farà

Alla fine l’hanno avuta vinta i residenti. Il centro d’accoglienza a Vicolo di Monte Arsiccio, nel quartiere Trionfale, a Roma, non si farà.

A dirlo è stato il presidente del XIV Municipio, Alfredo Campagna, del Movimento 5 Stelle, mettendo la parola fine alle voci sull’apertura di un nuovo centro di accoglienza nella palazzina di proprietà di un imprenditore della zona a Vicolo di Monte Arsiccio. La voce era circolata nelle ultime settimane tra i residenti del quartiere, dopo che le venti famiglie che abitavano lo stabile erano state sfrattate dal proprietario dell’immobile per far posto ai nuovi inquilini. “Circa 15 famiglie richiedenti asilo”, che sarebbero state progressivamente accolte nella palazzina in questione, nel caso in cui la Prefettura l’avesse ritenuta idonea all'accoglienza, spiega il presidente del XIV Municipio in una nota.

La notizia, quindi, era fondata. La palazzina di Vicolo di Monte Arsiccio, secondo quanto ha dichiarato lo stesso presidente del XIV Municipio, era stata effettivamente messa a disposizione della Prefettura dall’aggiudicatario del bando prefettizio “per una capienza di circa 70 persone”. Nelle scorse settimane i residenti si sono fortemente opposti all'ipotesi dell'apertura di un nuovo centro di accoglienza organizzando manifestazioni di protesta, esponendo striscioni e promuovendo una raccolta firme. Nella notte tra martedì e mercoledì, inoltre, un gruppo di militanti di Forza Nuova e Roma ai Romani avevano occupato l’immobile per protesta.

Secondo quanto ha dichiarato il presidente del XIV Municipio, però, sembra che la Prefettura avesse già valutato l’immobile proposto dall’aggiudicatario del bando prefettizio come non idoneo ad ospitare i migranti. “Nel caso di Vicolo di Monte Arsiccio, per quanto mi è stato riferito dagli organi competenti, l'ente gestore aggiudicatario del bando prefettizio ha messo a disposizione alcuni stabili e tra questi c'è anche la palazzina in oggetto per una capienza di circa 70 persone, l'acquisizione non si è conclusa perché sono venuti meno alcuni requisiti, in assenza dei quali il prefetto ha stabilito di non procedere per Vicolo di Monte Arsiccio, dando mandato all'Ente Gestore la valutazione di altri luoghi", ha scritto Campagna in una nota, chiarendo che non sarà aperto alcun centro d’accoglienza nella palazzina.

Il minisindaco del XIV municipio fa, quindi, il suo appello all’accoglienza. "Nell'ipotesi in cui la Prefettura avesse ritenuto idonea la palazzina in questione”, scrive Campagna, “ci saremmo trovati di fronte a due possibilità: la prima sarebbe stata quella di fare le "barricate" da veri "patrioti", provando ad impedire che queste famiglie mettessero piede vicino alle nostre case, chiedendo di rispedirli nel loro paese o comunque di scegliere un altro quartiere dove sistemarli perché "l'importante è non averli qui"; la seconda sarebbe stata, invece, quella di accogliere delle famiglie in difficoltà ed aiutarle ad inserirsi in una città complicata come la nostra, magari con la creazione di un comitato apposito, composto da cittadini, associazioni, forze dell'ordine e da rappresentanti delle famiglie stesse”. “Come rappresentante delle istituzioni e come persona, voglio assicurare che nel caso in cui nel nostro territorio dovessero arrivare delle persone aventi diritto, non mancherà la mia collaborazione, il mio sostegno politico e umano per favorire la civile convivenza e l'avvio di un percorso di reale inclusione”, ha concluso il presidente grillino del municipio.

Canta vittoria il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera, che ha espresso “grande soddisfazione per il ripensamento della Prefettura che accogliendo le ragioni di FdI-An e della cittadinanza fa un passo indietro, cassando l'ipotesi di istituire un centro d'accoglienza a vicolo di Monte Arsiccio”.

“Non è immaginabile scaricare sempre sulle periferie abbandonate e prive di servizi ulteriori criticità e in particolare in un quadrante già in sofferenza che ha dovuto subire i tagli del trasporto pubblico, la presenza di un vicino campo rom, l'abbandono di aree verdi, la totale inesistenza di servizi”, ha scritto Ghera in una nota.

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