Cronache

Scontri di Roma, liberi due indignados: Ciurleo e Giuliani dovevano scontare 4 e 5 anni

Giuseppe Ciurleo e Lorenzo Giuliani erano stati condannati a quattro e cinque anni. Hanno usufruito di una riduzione della pena, poi sospesa

Scontri di Roma, liberi due indignados: Ciurleo e Giuliani dovevano scontare 4 e 5 anni

Due indignados, coinvolti negli scontri di Roma dello scorso ottobre, tornano in libertà. Giuseppe Ciurleo e Lorenzo Giuliani, fermati dopo gli scontri che avevano messo a ferro e fuoco piassa San Giovanni nel giorno della protesta indignada, erano stati condannati rispettivamente a scontare quattro e cinque anni ai domiciliari. Ma sono stati liberati oggi.

I due, ritenuti coinvolti in un lancio di pietre e petardi contro polizia e carabinieri, si sono sempre dichiarati estranei all'accusa. Ma un'informativa della Digos sosteneva che avessero utilizzato anche "manici di piccone" per aggredire le forze dell'ordine.

Il gup Anna Fattori aveva inflitto ai due una pena di quattro e cinque anni con rito abbreviato, accogliendo le richieste del pm e comminando una condanna per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Poi i giudici della III sezione della Corte d'appello di Roma avevano ridotto le condanne a due anni e quattro mesi sia per Ciurleo che per Giuliani. Dopo la riduzione della pena, la Corte d'appello ha ordinato la sospensione della pena.

Le condanne

Per gli incidenti di metà ottobre i giudici hanno emesso nove condanne, contro Giovanni Caputi (3 anni e 4 mesi), il romeno Robert Scarlet (2 anni), Ilaria Ciancamerla (2 anni e 4 mesi), Valerio Pascali (4 anni), Stefano Conigliaro (2 anni e 6 mesi) e Carlo Seppia (5 anni). Poi contro Ciurleo e Giuliani, liberati oggi.

Fabrizio Filippi, detto Er Pelliccia, simbolo della protesta, immortalato nell'atto di lanciare un estintore verso le forze dell'ordine, è stato condannato (leggi l'articolo) a tre anni. È stato poi liberato dopo 23 giorni a Regina Coeli (leggi l'articolo) con obbligo di firma.

Carlo Seppia, unico tra gli indignados, è stato condannato anche per devastazione. Il 28enne di San Miniato (Pisa) è stato riconosciuto colpevole di avere alimentato il fuoco che avvolgeva un mezzo dei carabinieri (leggi l'articolo).

Inizialmente il pm aveva chiesto nove anni di reclusione.

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