Cronache

Roma, alla Marcia per la Vita un fiume di 30mila persone

Religiosi e laici in marcia per difendere la vita e dire "no" all'aborto. Alemanno: "No alla strage di innocenti". Il Sel all'attacco: "Medioevo culturale"

Un momento della marcia per la vita
Un momento della marcia per la vita

Un fiume di 30mila persona. La Capitale è stata invasa da un corteo pacifico per dire "sì" alla vita. Istituti religiosi e parrocchie, associazioni laicali pro life e politici: alla terza edizione della "Marcia nazionale per la vita", partita questa mattina dal Colosseo per raggiungere Castel Sant’Angelo, sono accorse delegazioni di tutto il mondo. Tutti uniti per difendere la vita in tutte le sue forme, dall'embrione alla terza età.

In testa al corteo, dietro lo striscione con su scritto "Marcia nazionale per la Vita" anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha voluto un segnale di grande sensibilità per protestare contro la strage degli innocenti: "Sarebbe giusto attuare la legge 194 nella parte in cui si propone di aiutare le donne a non abortire per dare una mano a chi è in difficoltà". Tante le famiglie, i bambini e i giovani nel fiume di gente partito dal Colosseo e che ha imboccato via dei Fori imperiali per raggiungere Castel Sant’Angelo e poi piazza San Pietro. Tra i partecipanti anche numerosi parlamentari, tra cui Maurizio Sacconi, Giorgia Meloni, Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi. "Difendere la vita dal concepimento al suo termine naturale è un dovere delle istituzioni ad ogni livello - ha commentato Gasparri - così come lo è il sostegno alla famiglia, attraverso politiche sociali, economiche e fiscali". "La lotta a favore della vita è anche a difesa dell’intera società, sottoposta a un’enorme e spaventosa crisi valoriale", ha spiegato la portavoce della marcia Virginia Coda Nunziante accogliendo i rappresentanti delle delegazioni straniere accorse a Roma per lottare contro l’aborto.

Salutando nel Regina Coeli la "Marcia per la vita", papa Francesco ha chiesto di "mantenere viva l’attenzione sul tema così importante del rispetto della vita umana sin dal momento del suo concepimento". Proprio per questo il Santo Padre ha promosso l'iniziativa in corso oggi in molte parrocchie italiane a sostengo della campagna europea Uno di noi per garantire protezione giuridica all’embrione, tutelando ogni essere umano sin dal primo istante della sua esistenza. Un momento particolare per coloro che hanno cuore la difesa della sacralità della vita umana sarà la Giornata dell’Evangelium Vitae che avrà luogo qui in Vaticano nel contesto dell’Anno della Fede, il 15 e 16 giugno prossimo. Papa Francesco, che oggi ha canonizzato i suoi primi santi, ha quindi confermato l’appuntamento di giugno incentrato sui temi etici e pubblicato nel calendario degli eventi dell’Anno della fede, indetto da papa Ratzinger a cinquant'anni dall’apertura del Concilio Vaticano II.

L’Aied è intervenuta sulla manifestazione a gamba tesa. "Eliminando la legge sull’aborto non si elimina l’aborto - ha detto Marco Puiatti, che è il presidente dell’associazione - la legge ha solo consentito a tutte le donne, non solo a quelle che potevano permettersi di andare nelle cliniche svizzere, di abortire in ospedale senza rischiare la pelle".

Per il Sel di Nichi Vendola, la marcia ha fatto "sì" che Roma diventi "teatro di un medioevo culturale".

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