Cronache

Roma, medici ricostruiscono cuore con tessuto bovino: un primato italiano

Il direttore dell’unità operativa di Chirurgia Toracica del Sant’Andrea ha definito l’intervento “un primato italiano, se non mondiale”. Servendosi di questa innovativa tecnica, i chirurghi hanno potuto asportare completamente un tumore, per poi garantire al paziente una regolare funzionalità cardiaca

Roma, medici ricostruiscono cuore con tessuto bovino: un primato italiano

Grande plauso all’equipe di sala operatoria dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, dov’è stato eseguito un complesso ed innovativo intervento chirurgico che ha dato speranza ad uomo di 62 anni.

Il paziente era affetto da una forma neoplastica che interessava il polmone destro. Con il tempo, tuttavia, alcune metastasi erano riuscite a raggiungere il cuore, per la precisione la zona dell’atrio sinistro. Il quadro clinico, pertanto, rendeva di fatto difficoltosa, se non impossibile, la totale rimozione del tumore. I medici del Sant’Andrea non si sono però dati per vinti, arrivando ad elaborare una soluzione a dir poco straordinaria.

È il prof. Erino Angelo Rendina, direttore dell’unità operativa di Chirurgia Toracica, a presentare un resoconto di come si è svolto il delicato intervento, definito “un primato italiano, se non mondiale.

Affinché il tessuto tumorale venisse completamente rimosso, l’atrio sinistro del cuore doveva essere resecato e poi ricostruito. Una sfida non da niente per i chirurghi, che hanno deciso di utilizzare del tessuto bovino per creare una protesi e ripristinare così la totale funzionalità cardiaca.

Il tutto è stato ovviamente pianificato con grande attenzione, ed il 16 gennaio scorso l’intervento ha avuto finalmente luogo. Un lavoro inziato alle 15:15 e conluso alle 19:15.

L’attività di pompa del cuore è stata interrotta e sostituita dalla circolazione extracorporea, che ha potuto garantire una continua ossigenazione del sangue e perfusione dei tessuti. A questo punto il polmone destro, interessato dal tumore, è stato asportato, così come gran parte della camera atriale sinistra. Rimosso il tessuto neoplastico, l’equipe di cardiochirurgia ha utilizzato una sezione di pericardio (organo membranoso che riveste il cuore) bovino per costruire una protesi naturale e compatibile con il tessuto del paziente.

L’intervento è perfettamente riuscito, ed il 62enne ha lasciato la sala operatoria per essere assistito dal personale del reparto di Terapia Intensiva, dove ha passato i primi 4 giorni. In seguito è stato trasferito in Chirurgia Toracica e successivamente dimesso ad inzio febbraio.

L’uomo, naturalmente grato ai sanitari del Sant’Andrea, ha voluto partecipare alla conferenza, tenutasi a Roma, per poter raccontare la propria storia. “Sono stato messo di fronte a una scelta” ha esordito con emozione, come riportato da “Il Mattino”.

“Ed ho scelto di mettere la mia vita in mano ad una persona e ad un'equipe che mi ha dato veramente tanto”.

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