Si torna a parlare di violenza tra le mura domestiche. Ma questa volta la vittima è un uomo. La moglie ha segregato il marito in soffitta perché stendeva male il bucato e non lavava bene i piatti. Ma il tutto non si ferma al bucato e alle mollette. La donna, 48 enne di origine peruviana, come si legge sul "Messaggero", non dava all'uomo neanche la possibilità di mangiare, versando sui suoi pasti del disinfettante. Non solo: lo costringeva a fare le scale di fretta per farlo cadere.
Insomma, una vera e propria situazione di assoggettamento psicologico e fisico. L'uomo sopportava i continui soprusi della donna solo per amore del figlio. Probabilmente lasciando il tetto coniugale temeva di perderlo. Ma a metter fine ad anni di umiliazioni e violenza ci ha pensato il fratello della vittima che ha denunciato la vicenda al commissariato di polizia. Dalla denuncia del cognato della donna sono partite le indagini. Ora, su ordinanza del gip del tribunale di Roma, sulla 48 enne peruviana pende l'obbligo di allontanamento dall'abitazione dove vivono padre e figlio e il divieto di avvicinamento al marito.
Non è il primo caso di violenza di una donna ai danni di un uomo. Questa mattina è stata arrestata a Cerignola una donna di 53 anni con l'accusa di stalking. Per gelosia ha fatto esplodere una bomba davanti a casa dell'ex. L'ordigno rudimentale era posizionato nel foro di areazione del bagno dell'abitazione della vittima.
L'uomo, inoltre, è stato tempestato di telefonate: fino a anche 165 chiamate minatorie a qualsiasi ora del giorno. Come riportato dal Giornale, ogni anno sono cinque milioni gli uomini vittime di violenza. Vengono ricattati, umiliati e distrutti economicamente dalle donne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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