Sala nei guai: indagato per la casa in Svizzera

L'ex mr Expo è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano: nel mirino la mancata dichiarazione di alcune proprietà in una autocertificazione del febbraio 2015

Sala nei guai: indagato per la casa in Svizzera

Giuseppe Sala si ritrova con una bella gatta da pelare nemmeno cinque giorni dopo essere stato eletto alla poltrona di nuovo sindaco di Milano.

L'ex mr Expo, svela Gianni Barbacetto in un pezzo sull'edizione odierna del Fatto Quotidiano, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dopo un esposto presentato alla Procura di Milano da parte dell'ex vicesindaco di centrodestra Riccardo De Corato.

A originare il tutto l'ormai ben nota vicenda relativa alla casa in Svizzera che Sala si sarebbe dimenticato di inserire, insieme a un'immobiliare in Romania e a un'altra società in Italia, in un'autocerficazione sottoscritta nel febbraio 2015.

Ora i pm milanesi potranno decidere se considerare il comportamento di Sala come un vero e proprio reato, chiedendo l'applicazione del codice penale per falso in autocertificazione, oppure liquidarlo come semplice illecito amminiostrativo. In quest'ultimo caso, il pm chiederà al giudice per le indagini preliminari di trasmettere gli atti in prefettura, per valutare eventuali sanzioni amministrative.

"Non ne sono al corrente e comunque non commento", ha detto il sindaco di Milano interpellato sull'iscrizione nel registro degli indagati annunciata questa mattina da Barbacetto.

608px; line-height: 22.4671px;">Una vicenda che ricorda, per alcuni aspetti, quella del neo sindaco di Roma Virginia Raggi, su cui la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato né indagati, sulla mancata dichiarazione di alcuni incarichi di consulenza ricevute alla Asl di Civitavecchia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica