Cronache

Trento, richiedente asilo denuncia Salvini

Assemblea antirazzista di Trento sul piede di guerra per difendere i diritti di quei migranti arrivati nel nostro Paese in maniera autonoma e non inseriti nel sistema dell’accoglienza. Pronta denuncia di un giovane afghano nei confronti del ministero dell’Interno

Trento, richiedente asilo denuncia Salvini

Pronto il nuovo attacco degli antagonisti nei confronti di Matteo Salvini e del suo Ministero dell’Interno. In una nota rilasciata sulla propria pagina Facebook, l’Assemblea antirazzista di Trento attacca pesantamente quelle che definisce “le prassi illegittime del commissariato del Governo e della questura (con l'avallo della provincia di Trento) di mancata accoglienza dei richiedenti asilo arrivati in modo autonomo nel territorio”

Ebbene sì. Secondo i membri dell'Assemblea atirazzista, integrazione ed accoglienza avrebbero dovuto essere estese non soltanto ai richiedenti asilo arrivati dal mare, ma anche a quelli venuti via terra senza alcun aiuto.

Per rafforzare ulteriormente quanto affermato, i manifestanti riportano il caso di un giovane afghano arrivato nel trentino a cui non è mai stata garantita assistenza. Un fatto gravissimo, a loro dire, che ha portato alla formulazione di una denuncia nei confronti di Salvini e del Ministero dell’Interno.

“È un ragazzo che si trova in Trentino da circa un anno e che seguiamo da tempo. La provincia fino ad oggi non l'ha mai contattato per farlo rientrare nel sistema di accoglienza.” Questa la spiegazione di Assemblea antirazzista, riportata da “Il Dolomiti”.

Ad occuparsi del procedimento legale sarà l’avvocato Giovanni Guarini, che ha provveduto a formalizzare l’atto. Questa mattina, durante una conferenza stampa tenuta a Trento in via S. Margherita, il documento è stato presentato ai partecipanti.

A quanto pare la storia del ragazzo afghano non sarebbe un caso isolato, ecco perché la denuncia vuole essere un mezzo per richiamare l’attenzione e portare allo scoperto eventuali responsabilità.

Sempre durante la conferenza è stato presentato un progetto, dal titolo Nessuna persona deve rimanere in strada: casa, accoglienza e dignità, riconoscimento e rispetto”, a favore di tutti coloro che si sono stati messi alla porta a causa del Decreto Salvini. Per loro l’Assemblea desidera costruire una rete solidale in grado di garantire un posto letto. “La richiesta fatta alle istituzioni è di aumentare nel più breve tempo possibile i posti letto dei dormitori di bassa soglia, dal momento che, a fronte di circa 400 persone senza fissa dimora, i posti letto attualmente disponibili per un periodo limitato sono solo 192”.

Il servizio sarà esteso anche ai richiedenti asilo ancora in attesa di venire ammessi nel sistema di accoglienza, ed agli italiani senza fissa dimora.

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