Coronavirus

Il sapone distrugge il Covid grazie ad una molecola: ecco come agisce

Diversi studi hanno dimostrato come una molecola contenuta all'interno del sapone sia in grado di distruggere il Coronavirus che "cade a pezzi come un castello di carte". Quando non si può usare il sapone, vanno bene anche detergenti con il 60% di alcol a patto che le mani non siano eccessivamente sporche

Il sapone distrugge il Covid grazie ad una molecola: ecco come agisce

"Lavarsi le mani più volte al giorno" è una delle più importanti raccomandazioni nella lotta al Coronavirus che la comunità scientifica sottolinea e che rimbalza quotidianamente tra radio e tv nel corso di varie trasmissioni. Il sapone riveste un'importanza pari a quelle delle mascherine, se non maggiore, e rimane una delle pochissime armi di difesa che abbiamo.

Ma perchè è così importante? Perchè il virus "muore" se ci laviamo bene le mani con il sapone?

L'azione del sapone

Alcuni studi scientifici, tra cui quello del Centers for Disease Control di Taiwan, spiegano come il sapone riesca a distruggere il materiale genetico del Coronavirus. Come si legge su Repubblica, le molecole di sapone, infatti, riescono ad attaccare il rivestimento esterno delle particelle virali del Covid-19. Queste molecole sono formate da una testa idrofila attratta dall'acqua e da una coda idrofobica che si lega ai lipidi (cioè ai grassi) che riescono ad attaccare il rivestimento esterno del Coronavirus.

Come muore il virus

Il Covid-19 è un virus a Rna attraversato da strutture proteiche che gli conferiscono il tipico aspetto a "corona" ed è rivestito da un doppio strato lipidico chiamato "pericaspide". Le molecole del detergente destabilizzano il virus perché penetrano nel doppio strato di lipidi separandoli ed incapsulandoli in bolle chiamate "micelle", che distruggono la membrana lipidica. Le molecole di sapone interrompono anche i legami che tengono insieme le proteine, i lipidi e l'rna virale.

Attenzione al fattore tempo

"Il sapone dissolve la membrana grassa ed il virus cade a pezzi come un castello di carte e "muore", o meglio, dovremmo dire che diventa inattivo poiché i virus non sono realmente vivi", spiega Palli Thordarson, professore di chimica all’Università del New South Wales, che in una serie di Tweet sul proprio profilo spiega dettagliatamente tutto il processo che, tramite il lavaggio delle mani con il sapone, porta alla distruzione del Covid.

Il fattore tempo, però, è importantissimo: l'esperto spiega che sono necessari "almeno 20 secondi" perché la nostra pelle non è una superficie liscia e per far penetrare bene il sapone in tutte le piccole pieghe dove si nasconde il Coronavirus serve tempo.

I sostituti del sapone

Come si legge su Galileonet, nel caso in cui non avessimo la disponibilità di lavarci le mani con acqua e sapone, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’utilizzo di gel disinfettanti che abbiano almeno il 60% di alcol, anch'esso capace di rendere innocuo il virus. “I disinfettanti funzionano in modo simile, perché le molecole dell’alcool sono in qualche modo anfifiliche”, precisa l’esperto.

Ma attenzione: se le mani sono troppo sporche, il disinfettante non riesce a pulirle sufficientemente bene dallo strato di grasso a cui possono aderire anche i virus, che risulterebbe praticamente inefficace. Il miglior modo, quindi, è sempre quello di ricorrre ad acqua e sapone affinché le mani siano perfettamente disinfettate.

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