La foto è sua, di oltre vent'anni fa. Ma non è suo l'account Twitter "claudio8013". E non è lui ad avervi postato immagini o commenti. Il poliziotto finito oggi nella bufera con l'accusa di aver attaccato violentemente le Sardine ha risolto il "giallo" presentandosi in commissariato a Bologna. Dove in serata ha formalizzato la denuncia.
Il post contro le sardine
A scatenare una valanga di polemiche è stato un post che recita così: "Ragazzi vi posto questa mia foto in un’operazione svolta proprio in quel di Bologna dove tra sardine centri sociali tossici e popolazione poco collaborativa non è proprio una passeggiata di salute. Vi abbraccio Amici". Non appena è montato il caso la Digos di Bologna e la polizia postale hanno immediatamente iniziato a svolgere gli accertamenti del caso al fine di identificare il soggetto e verificare l'autenticità del profilo. Le prime ipotesi avanzate daqgli inquirenti sono state sia che l'autore fosse un agente di polizia sia che si trattasse di un profilo fake. "claudio8013" si presentava, infatti, come anonimo e nelle informazioni veniva unicamente specificato che l'uomo vive a Roma ed è diplomato. Niente di più
Ragazzi vi posto questa mia foto in un'operazione svolta proprio in quel di Bologna dove tra sardine centri sociali tossici e popolazione poco collaborativa non è proprio una passeggiata di salute.
— claudio8013 (@Cllaudio80) January 16, 2020
Vi abbraccio Amici pic.twitter.com/5YoEwTsd0L
Proprio lo scorso ottobre il prefetto Franco Gabrielli, capo della polizia, aveva posto l'attenzione sul tema, firmando la nuova circolare con le regole a cui tutti gli operatori dovrebbero attenersi sul web: "L'attività di polizia impone il massimo riserbo su argomenti o notizie la cui divulgazione potrebbe recare pregiudizio alla sicurezza dello Stato, oltre che alla propria e a quella dei colleghi".
Sin da subito, però, sono apparsi chiari diversi particolari che hanno fatto propendere la pista del profilo fake. Come fa notare Open, sull'account in questione ci sono diverse immagini sospette: sostiene di pubblicare scatti di suo figlio, che però risultano essere ritagliate da altre che circolano online. In serata, poi, il poliziotto che appare nella fotografia (scatto che risale a oltre vent'anni fa) ha fatto sapere che l'account Twitter non è suo e che non è stato lui ad avervi postato immagini o commenti. Per questo si è presentato in commissariato a Bologna per formalizzare la denuncia.
Le polemiche
Nella foto si può notare un uomo che indossa dei semplici jeans e un maglioncino mentre ha una pistola in mano e un distintivo al collo. Inoltre l'immagine potrebbe essere stata scattata all'interno di un ufficio della questura. Infine nel vetro - alle spalle del presunto agente - si vede rispecchiato l'autore dello scatto.
Nel giro di poco tempo sono state già centinaia i commenti. C'è chi si è scagliato senza mezzi termini: "Io spero che lei sia un fake. Perché offendendo i bolognesi lei ha disonorato la divisa che dovrebbe indossare. E se ha paura delle sardine, è pure ridicolo".
Ma c'è anche chi lo incita: "Dispiace perché oltre la delinguenza locale adesso dovete occuparvi anche dei clandestini delinquenti che il governo fa entrare mettendo in pericolo la vostra vita e con pochissime protezione da parte dello stato!! Sempre dalla vostra parte"; "Grande!!! Continuate così..... siamo con voi. E sappiamo benissimo che non è una passeggiata stare in mezzo al marcio. Con affetto".Dispiace perché oltre la delinguenza locale adesso dovete occuparvi anche dei clandestini delinquenti che il governo fa entrare mettendo in pericolo la vostra vita e con pochissime protezione da parte dello stato!! SEMPRE DALLA VOSTRA PARTE
— Antonio Cunegonda (@salvinithebest) January 16, 2020
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