Twitter è diventato uno "slalom tra insulti o diffamazioni"? A giudicare da quanto scrive oggi Roberto Saviano sulla Repubblica, è esattamente così. Il giornalista prende spunto da un'affermazione di Enrico Mentana, che nei giorni scorsi ha annunciato l'abbandono del social network, stufo degli attacchi che arrivano costantemente alle personalità più in vista del mondo cinguettante. E ne approffita per puntare il dito contro "parole cariche di sarcasmo" che spesso affollano le conversazioni in 140 caratteri.
Saviano tira in ballo una vecchia considerazione, citando il gusto del cinico di chi utilizza twitter, il voler divertire ad ogni costo, pena l'anonimato. Parla di "logica neocinica" e "degenerazione del mezzo". Contesta una piazza dove "si urla per essere ascoltati" e "la serietà è banale". Infine se la prende con chi poi di persona non spiccica parola per criticare chi invece contesta aspramente da dietro una tastiera.
Quello che Saviano vorrebbe è non una "censura", ma regole che siano "funzionali al mezzo"
e dunque non necessariamente vincoli che strozzano la libertà della rete. A partire dall'utilizzo di una risorsa che già c'è, "bannare" gli utenti che utilizzano i social solo per insultare costantemente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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