Cronache

Savona, cancellata con un nastro la scritta "camicie nere" dalla lapide che omaggia i caduti della guerra

Polemica in corso a Savona, per la lapide inaugurata nel cimitero di Zinola

Savona, cancellata con un nastro la scritta "camicie nere" dalla lapide che omaggia i caduti della guerra

Nella giornata di sabato 6 ottobre è stata inaugurata a Savona, alla presenza del sindaco Ilaria Caprioglio, una nuova ala del cimitero di Zinola dedicata ai caduti della Seconda Guerra Mondiale. Una lapide commemorativa, però, ha scatenato un pandemonio in città.

Il motivo? Tra i caduti sono stati omaggiati anche le "camicie nere". Sul marmo, infatti, è stato inciso: "Alpini, artiglieri, autieri, bersaglieri, camicie nere, carabinieri finanzieri, cavalleria carristi, fanti, genieri, granatieri, marinai, aviatori paracadutisti, sanità sussistenza, cappellani militari".

L’omaggio agli sconfitti non è andato giù a tutti e c’è chi ha urlato all’oltraggio, tanto che qualcuno ha pensato di coprire in fretta e furia con del nastro adesivo la riga che ricorda i caduti tra le camicie nere, come scrive IlSecoloXIX. Quel qualcuno è un dirigente regionale e nazionale dell’Arci: "In attesa che sia rimossa e che qualcuno dia le dimissioni andava fatto. Si tratta di nastro da muratura: se lo tolgono ogni giorno impegniamoci e rimetterlo, come cancellazione della vergogna. Libertà, democrazia, antifascismo".

Il Pd contro la lapide

Il Partito Democratico ha annunciato addirittura un'interpellanza per capire chi abbia stilato l'elenco sulla lapide commemorativa. Questa la nota diramata dal Pd della Liguria: "Una brutta pagina per Savona, un'offesa per la storia e la memoria della città, Medaglia d'oro al Valor Militare per la Resistenza. Non possiamo che giudicare negativamente e condannare l'iniziativa, promossa dall'Opera nazionale caduti senza croce e avvallata dal sindaco Caprioglio presente alla cerimonia di inaugurazione, di intitolare anche alle camicie nere una lapide, posta all'interno del cimitero di Zinola, commemorativa dei militari dispersi e caduti durante la Seconda Guerra Mondiale". E infine: "Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo di fronte al pericoloso tentativo di legittimare e onorare le gesta e la figura di chi si schierò con il regime fascista. La pietà per i morti non può essere una scusa per riscrivere la storia e cancellare ogni distinguo tra i protagonisti da una parte e dall'altra di un periodo drammatico e sanguinoso per il nostro Paese.

Ci impegneremo, attraverso i nostri rappresentanti sul territorio e gli eletti in Consiglio comunale, affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto e perché quella scritta, che accomuna le camicie nere ai caduti delle forze armate, venga al più presto rimossa".

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