Cronache

"Sbagliato mettere in libertà l'agente". L'associazione Avisl onlus contro la decisione del giudice

L'agente che ha investito e ucciso il 17enne in provincia di Treviso è di nuovo libero perché, secondo il giudice, non c'è pericolo di fuga

Foto d'archivio
Foto d'archivio

La comunità di Morgano, piccolo centro urbano della provincia di Treviso, è ancora incredula davanti alla morte di Davide Pavan, il 17enne travolto e ucciso da Samuele Seno, agente di polizia della questura di Treviso. Il tasso alcolemico del poliziotto era più alto di quello consentito per mettersi alla guida e per lui sono scattate le manette subito dopo l'incidente ma già lunedì, poche ore dopo il tragico scontro che è avvenuto domenica, Samuele Seno era libero. Non ricorda niente dell'incidente ed è stato anche già dimesso dall'ospedale, dove era stato portato per alcuni accertamenti a causa di piccole contusioni.

Per il pubblico ministero, non ci sarebbero gli estremi per contestare a Samuele Seno il pericolo di fuga, motivo per il quale il poliziotto resta indagato per omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza ma è a piede libero. Una decisione che ha lasciato molti con l'amaro in bocca, anche l'avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione delle vittime di incidenti stradali, sul lavoro e malasanità), tra i promotori della legge sull’omicidio stradale.

"Non mi sembra giusto applicare quello che potrebbe sembrare un favoritismo per un agente di polizia, quando invece la legge prevede l'arresto, e dare una specie di premio a quello che dovrebbe essere un tutore della legge", ci dice l'avvocato, raggiunto telefonicamente da ilGiornale.it. Il legale sottolinea che, a suo parere, "dovrebbe essere il contrario, ossia che l'agente di polizia dovrebbe subire una pena maggiore proprio perché lui svolge una funzione di tutela dell'ordine e del rispetto della legge. Non vedo perché debba essere premiato in questa maniera".

L'avvocato ha proseguito: "Mi sembra ci sia una certa sciatteria nel trattamento di questo caso e una sorta di favoritismo odioso nei confronti di quello che dovrebbe essere un tutore dell'ordine, secondo me non è accettabile, soprattutto perché ha ucciso un ragazzo giovanissimo. Sono assolutamente critico verso la decisione del giudice e come associazione sono anche sdegnato. Anche perché in casi simili applicano spesso la misura cautelare del carcere o dei domiciliari".

Infine, l'avvocato Domenico Musicco sottolinea che "non hanno avviato nemmeno un'indagine interna per quello che mi risulta, se poi vengo smentito...

Però non risulta che sia stato preso qualche provvedimento di sospensione dell'agente".

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