Nel quotidiano bollettino della Protezione civile oggi risultano 28.337 nuovi contagiati, rilevati su 188.747 tamponi processati. Il rapporto tra nuovi casi di coronavirus e test è del 15,01%, in aumento rispetto a ieri. Il numero dei decessi è sceso a 562 mentre i ricoverati su scala nazionale sono aumentati di 216 unità, di cui 43 nelle terapie intensive. Da ieri, in Italia si contano 13.574 guariti in più.
Per capire meglio l'andamento dell'epidemia è necessario guardare ai dati di una settimana fa, quando nel Paese si sono registrati 33.979 casi su 195.275 tamponi processati. È evidente la flessione, segno di un rallentamento, che si evidenzia anche nella diminuzione nell'aumento dei ricoveri, che domenica scorsa furono 649 e delle terapie intensive, che una settimana fa toccarono quota 116. Il coronavirus, quindi, ha rallentato la sua corsa in Italia ma il livello di allarme nel Paese è ancora alto e non permette di abbassare eccessivamente la guardia per non ar tornare a correre i contagi.
Il dato più preoccupante, oltre a quello dei morti che continuano a essere troppi, è quello delle terapie intensive, che continuano a crescere. Considerando che l'unico dato noto è quello del saldo, cioè la differenza tra i dimessi e i nuovi ingressi, che continua a essere positivo a livello nazionale. La crescita più importante è in Lombardia, dove i posti occupati sono aumentati di 13 unità rispetto a ieri. Di 8 nuovi pazienti, invece, è l'aumento registrato in Emilia Romagna e in Piemonte. Crescono i 6 i malati in terapia intensiva in Veneto e di 3 in Liguria, Campania e Valle d'Aosta. Il decremento più importante si è registrato in Puglia, dove ci sono 9 posti letto occupati in meno.
La stessa logica numerica delle terapie intensive vale anche per i reparti di medicina Covid, dove gli incrementi e i decrementi sono in misura maggiore. In Lombardia si registra l'aumento più elevato, con 77 posti in più occupati rispetto a ieri. Seguono l'Emilia Romagna (72), il Lazio (41) e la Sicilia (29). Importanti riduzioni di ricoveri si registrano, invece, in Campania (-42), Piemonte (-18), Toscana (-13) e Abruzzo (-12).
Dal punto di vista dei decessi, la Sicilia oggi paga il prezzo più alto a livello numerico dal'inizio della pandemia di coronavirus, con un incremento di 45 vittime rispetto a ieri.
I 12 decessi delle Marche rappresentano il dato più alto dallo scorso 24 aprile. A livello assoluto, invece, questa triste classifica è guidata dalla Lombardia, che oggi ha registrato 15 nuovi deceduti. Seguono il Piemonte con 69 e la Toscana con 51.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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