Cronache

L'arbitro dirige la gara dell'atleta che lo ha denunciato per molestie

L'arbitro è stato denunciato dalla schermitrice, all'epoca 16enne, per violenza sessuale. Nessun provvedimento dalla Federazione. I genitori: "Siamo schifati"

L'arbitro dirige la gara dell'atleta che lo ha denunciato per molestie

Nel 2021 lo aveva denunciato per violenza sessuale. Un anno dopo si sono reincontrati in pedana, durante una competizione di scherma. L'uomo finito nell'occhio del ciclone è l'arbitro 42enne Emanuele Bucca che, stando a quanto riferisce Repubblica, risulta formalmente indagato dalla Procura di Rimini. Il giorno prima della gara, la famiglia della vittima ha inviato una mail al presidente della Federscherma Paolo Azzi, chiedendo di intervenire. "Richiesta inaccoglibile, basata su una generica informazione", è stata la risposta.

I fatti

I fatti risalgono alla notte del 13 maggio 2021, in una struttura ricettiva di Riccione. A margine di un torneo giovanile, l'allora 16enne schermitrice sarebbe stata molestata da Emanuele Bucca. Secondo il racconto fornito dalla vittima, l'arbitro l'avrebbe baciata e palpeggiata (con insistenza) nelle parti intime. Il succcessivo 2 luglio, i genitori della giovane atleta - al tempo minorenne - avrebbero denunciato il presunto aggressore per violenza sessuale. Sulla vicenda indaga la procura di Rimini.

Il patteggiamento

Poche settimane dopo, il 42enne ha diretto i Giochi di Tokyo. Ad ottobre del 2021, riporta ancora Repubblica, l'arbitro è stato denunciato da un'aspirante arbitra ventenne. Stesso hotel di Riccione e medesime modalità di approccio: "Se ti concedi ti aiuto a fare carriera", sarebbe stata la promessa. Per quell'episodio Bucca si sarebbe scusato patteggiando con la Procura federale una sospensione di 30 giorni senza incolpazione e senza che il dispositivo del provvedimento fosse pubblicato. L'accordo, secondo la Federazione, è stato ratificato l'11 gennaio 2022. La Procura federale ha chiuso il patteggiamento, il 42enne ha scontato la sospensione ed è tornato ad arbitrare lo scorso 5 marzo.

La vittima

La vicenda della schermitrice 16enne, invece, non si è ancora risolta. I due si sono rivisti ad aprile durante una gara di Coppa Italia Regionale assoluta a Santa Venerina (Catania) diretta, per l'appunto, da Bucca. Il giorno prima della gara, i familiari della vittima ha inviato una mail al presidente della Federscherma Paolo Azzi, chiedendo di intervenire. Il 3 aprile, Azzi ha risposto di non essere a conoscenza di procedimenti penali su Bucca invitando a rivolgersi alla Procura del Coni e alla Procura federale. La Federazione, fino ad oggi, non ha mai contattato la giovane atleta.

"Nostra figlia ha vissuto l'anno più brutto della sua vita - hanno commentato i genitori della ragazza - Siamo schifati".

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