Le prime conferme dagli esami: ​"Così si è lanciata dal traliccio"

Secondo quanto riferisce "Repubblica", gli inquirenti avrebbero ormai pochi dubbi, soprattutto dopo l'attento esame del corpo e del luogo del ritrovamento: Viviana è salita sul traliccio e si è gettata nel vuoto, non è scivolata

Le prime conferme dagli esami: ​"Così si è lanciata dal traliccio"

Gli inquirenti continuano a lavorare senza sosta per ricostruire gli ultimi momenti vissuti da Viviana Parisi e dal figlio Gioele. Dopo il ritrovamento dei resti del piccolo, le autorità possono soltanto cercare di comprendere in che modo si sono verificare le tragiche morti per dare una risposta ai familiari, devastati dal dolore per quanto accaduto.

Arrivano oggi i risultati della scientifica che, secondo quanto riferito da "Repubblica", avrebbe ricostruito la dinamica degli eventi che hanno portato al decesso della dj 43enne. Stando a quanto ipotizzato dai medici legali e dalla polizia scientifica, che hanno unito le forze per fare chiarezza sulla vicenda, Viviana si sarebbe suicidata lanciandosi da quel traliccio sito nelle campagne di Caronia (Messina). Inizialmente si pensava che la donna fosse salita sulla struttura nel tentativo, probabilmente, di cercare Gioele; tuttavia, secondo le più recenti teorie, la 43enne si sarebbe lanciata spontaneamente nel vuoto con lo scopo di uccidersi. La posizione in cui è stato rinvenuto il corpo lo confermerebbe.

Secondo quanto asserito dalla scientifica, infatti, se Viviana fosse caduta accidentalmente, i suoi resti sarebbero stati trovati proprio ai piedi del traliccio. Il cadavere della donna, invece, era a circa 3 metri dalla struttura metallica. La 43enne, ricostruiscono dunque gli inquirenti, sarebbe quindi salita sul traliccio arrampicandosi sul fianco non infestato dai rovi per poi gettarsi lateralmente. Il violento impatto col terreno avrebbe fatto volare via una scarpa, trovata a distanza dal corpo, e lasciato tracce evidenti sui vestiti. Tutto, purtroppo, combacia. Il cadavere, rinvenuto in posizione prona, si sarebbe decomposto nell'esatto punto in cui è precipitato al suolo, come spiega il medico legale Elvira Ventura.

Restano ora da comprendere le ragioni che possono aver spinto la donna a compiere il gesto estremo, così come adesso si cerca di capire che cosa sia realmente accaduto al piccolo Gioele, un bimbo di soli 4 anni. Trovato lo scorso mercoledì 19 agosto, dopo ben 15 giorni di ricerche (cosa che ha provocato nella famiglia una forte sfiducia nei confronti delle autorità), il corpo del bambino si trovava in forte stato di decomposizione.

Secondo alcuni, Gioele potrebbe essere morto in seguito all'incidente in galleria. Un testimone, tuttavia, avrebbe dichiarato di averlo visto in braccio alla mamma, mentre questa si allontanava dalla zona e scavalcava il guard rail. In quel momento, il piccolo "stava bene" e "aveva il viso appoggiato sulla spalla della mamma", ha detto, come riportato da "Repubblica". Il bambino poteva essere ferito? Nell'auto di Viviana, tuttavia, non sono state rinvenute tracce di sangue.

La 43enne avrebbe allora potuto uccidere il suo bambino? Il marito della dj non ci crede. "Viviana non avrebbe mai fatto del male a nostro figlio, che adorava", ribadisce Daniele Mondello, sicuro dell'amore che la consorte nutriva nei confronti del loro piccolo. Gli investigatori, tuttavia, non ascluderebbero l'ipotesi dell'infanticidio-suicidio."In letteratura esistono casi di donne che uccidono i propri figli perché ritengono di doverli proteggere in questo modo da pericoli che vedono nel mondo esterno", ha infatti dichiarato Angelo Cavallo, procuratore di Patti, come ricordato da "Repubblica". Nella scena ricostruita dagli inquirenti, Viviana, in preda ad una crisi, scappa nelle boscaglie di Caronia e lì uccide il figlio, prima di togliersi la vita.

Le indagini, in ogni caso, proseguono, e gli inquirenti continuano ad esaminare il luogo del ritrovamento. A far parte della squadra di esperti, anche un famoso entomologo forense, il dottor Stefano Vanin.

Sarà verificata la temperatura delle zone dove sono stati rinvenuti i cadaveri, cosa che potrebbe aiutare a stabilire se a morire per primo sia stato Gioele, oppure Viviana. Presto, inoltre, dovrebbero arrivare anche i risultati dell'esame autoptico svolto sui resti del bambino, e saranno esaminate le immagini ricavate dai satelliti della Protezione civile.

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