Sciopero medici: "Adesioni per il 75 per cento"

"La partecipata adesione dei medici dipendenti, dei dirigenti sanitari e deiveterinari, al netto dei contingenti minimi obbligati a rimanere in servizioper garantire le urgenze, e dei medici di medicina generale, pediatri dilibera scelta, specialisti ambulatoriali con punte del 75%"

Sciopero medici: "Adesioni per il 75 per cento"

"Lo sciopero effettuato oggi ha una valenzapolitica straordinaria, nel senso letterale di fuori dalla norma. Un’indecente superficialità o un malcelato interesse della politica tutta versoil servizio sanitario nazionale, che stanno portando al disfacimento il piùimportante baluardo di tutela della salute e delle fragilità di tutti icittadini, hanno spinto tutti i medici italiani prima a manifestare, oggi ascioperare uniti e compatti, raccogliendo l’invito dei tanti italiani senzavoce, lavoratori e contribuenti onesti che finanziano un welfare che altristanno saccheggiando da troppo tempo". Lo comunica in una nota Anaao Assomed. "La partecipata adesione dei medici dipendenti, dei dirigenti sanitari e deiveterinari, al netto dei contingenti minimi obbligati a rimanere in servizioper garantire le urgenze, e dei medici di medicina generale, pediatri dilibera scelta, specialisti ambulatoriali con punte del 75%, ed i numerosimessaggi di solidarietà dei cittadini, testimoniano che è ben compresa laposta in gioco. Vale a dire contrastare una condanna a morte annunciata chesta travolgendo insieme i diritti dei cittadini, che vedono sottrarsiprestazioni giorno dopo giorno o trasferirle a carico dei loro redditi, equelle dei medici, e degli altri professionisti, del loro ruolo, della lorodignità e dei loro valori professionali, marginalizzati in una logica diabbandono.

"L’insufficienza di risorse economiche - continua la nota - al di là deigiochi verbali, rende già difficile mantenere gli ottimi risultaticonseguiti, che già manifestano le prime crepe con la riduzione degli annidi buona salute nella fascia di età over 65, con l’aumento della spesaprivata che ormai lega il diritto alla salute al censo, con l’eccezionaleincremento di mortalità osservato nei primi 7 mesi del 2015. Mentre nellostesso tempo cresce il numero di chi non accede alle cure per difficoltàeconomiche. E peggiorano, anche per l’impoverimento numerico del personale edil blocco da 7 anni di contratti e convenzioni, le condizioni di lavoro dichi è chiamato a tutelare la salute dei cittadini. Colpisce il distacco,fino all’indifferenza della politica e del governo, un disimpegno che traducele promesse in annunci con una incapacità di reggere la complessità dellaquestione sanità.

La sanità pubblica rappresenta un grande patrimoniocivile, sociale e professionale nel quale si inverano i valori etici edeontologici dei suoi professionisti, che oggi assumono su di sé l’onere diriqualificarla proponendosi come parte della soluzione, senza farsischiacciare al ruolo di problema che le tecnocrazie vorrebbero imporre. Apartire da oggi, ma senza fermarsi fino a quando non sarà infranto il tettodi cristallo che blocca la sanità nella agenda del governo", conclude lanota.

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