Coronavirus

Scuola senza passi avanti. Vaia lancia l'allarme: "Bisogna intervenire subito"

Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, accusa il governo di non aver fatto abbastanza per il prossimo inverno per contrastare la pandemia

Scuola senza passi avanti. Vaia lancia l'allarme: "Bisogna intervenire subito"

"Non abbiamo fatto passi avanti, bisogna intervenire subito", il direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, napoletano di 68 anni, intervistato dal Fatto Quotidiano non ha mezzi termini su quanto fatto dal governo per contrastare la pandemia.

Lui, spiega, è stato tra i primi a parlare di ventilazione meccanica per le scuole. Una possibilità, tra le varie, per evitare di vedere ancora bambini con mascherine e cappotti in aula in conseguenza alle finestre aperte in qualsiasi stagione. Eppure rischia di essere ancora lo scenario del prossimo autunno-inverno.

Infatti, quando gli viene chiesto se il nostro Paese è pronto all'autunno, il direttore risponde: "L'Italia è stata tra i più performanti al mondo in quanto a tasso di vaccinazione. Questo pone gli immunizzati al riparo dalla malattia grave. In Italia, inoltre, visti anche gli elevati tassi di positività registrati nelle ultime ondate abbiamo raggiunto un'immunità ibrida molto diffusa: una sorta di boost aggiornato alle varianti". Allo Spallanzani, inoltre, spiega il Vaia, starebbero verificando quanto robusta sia l'immunità cellulare. La loro tesi è che si tratti di un'elevata protezione e prolungata nel tempo. "L'immunità cellulare è importante: risente meno delle varie abilità genetica delle nuove varianti e dell'escape virale, al contrario di quanto accade per immunità anticorpale su questo saremo attrezzati".

La scuola e i trasporti

Ciò che non va proprio bene per Vaia è quanto fatto con la scuola. "Serve una risposta di sistema che intervenga sui luoghi della socialità a partire da scuola e trasporti ma anche cinema, teatri, musei e discoteche dove prevedere l'utilizzo della ventilazione meccanica". E aggiunge: "Anche secondo l'Oms è efficace per prevenire il contagio. Da una parte abbiamo sistemi pur efficaci come le mascherine da utilizzare per tempi transitori. Dall'altra abbiamo l'innovazione tecnologica e farmacologica su cui puntare. Non abbiamo fatto molti passi avanti in questa direzione".

Per Vaia, dunque, ciò che serve davvero è un intervento di sistema che coinvolga tutto il Paese. Anche per aiutare i Pronto soccorso ultimamente un po' in affanno. La soluzione in questo caso è il riuscire, come fatto dallo Spallanzani con il sistema Advice, a discriminare i profili che davvero avevano bisogno di ricovero da quelli ai quali sarebbero bastate delle cure domiciliari o il semplice isolamento. "Molti dei pazienti che oggi si rivolgono all'ospedale, anche per colpa di una comunicazione catastrofica, potrebbero essere ben trattati a casa".

Sottolinea poi quanto a suo parere l'Italia abbia bisogno di una riforma della sanità per rafforzare il sistema territoriale e per avere una maggiore uniformità nella risposta.

"Tutti i governi - conclude - questo e quello futuri, si impegnino ad essere più incisivi nella programmazione e nel coordinamento pur restando la gestione di pertinenza delle Regioni".

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