Cronache

Se la Coop rossa paga solo 4 euro l'ora

Dipendenti in sciopero a Bologna dove Coopservice ha ridotto gli stipendenti ai lavoratori nell'Università. E il Pd tace...

Se la Coop rossa paga solo 4 euro l'ora

Sono identificate come le paladine dei diritti dei lavoratori. Eppure una sessantina di dipendenti di una coop rossa - quelli che lavorano all'interno dell'Università di Bologna - sono scesi in piazza a Reggio Emilia contro il taglio della loro retribuzione, passata dai 5 ai 4 l'euro l'ora. È quanto accade a Coopservice, uno dei giganti di Legacoop, come riporta Italia Oggi, secondo cui l'azienda percepisce quasi 20 euro l'ora per ogni dipendente mandato a lavorare dai committenti. "La differenza dove va? La conclusione è che per l'università il costo è aumentato, la nostra paga è diminuita e ci è stato tolto perfino il diritto ai buoni pasto", denunciano i lavoratori.

La cooperativa si occupa di servizi integrati: pulizie, smaltimento di rifiuti speciali, vigilanza e sicurezza, gestione di immobili, gestione di biancheria ospedaliera, ecc. Il suo fatturato è di 360 milioni di euro, con un utile di 2,1 milioni e dà lavoro a circa 11 mila persone (soprattutto donne). Molti denunciano anche "falsi part time": "Invece di assume i lavoratori 8 ore al giorno Coopservice ha scelto contratti da 20, 25 o 35 ore settimanali. Il resto sono straordinari che però di straordinario hanno poco visto che tutti lavorano dalle 40 alle 50 ore alla settimana", denuncia il sindacato Cup-Coopservice. "Si tratta, a volte, di incarichi delicati", dice Antonella Zago, che lavora per la Coopservice all'Università di Bologna, "Non si può accettare questa situazione e pure l'università non può lavarsene le mani, non è forse il luogo dove si insegna il sapere? Come può tollerare che avvenga tutto questo?".

La risposta della cooperativa alla protesta dei suoi dipendenti? L'aumento dello stipendio di 0,30 centesimi all'ora, ma con l'obbligo di diventare soci pagando la quota associativa e riununciando all'articolo 18.

La questione è stata portata persino all'attenzionde del Partito democratico, che però ha fatto finta di non vedere e non ha preso posizione.

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