Sgarbi quotidiani

Se Ferrante mostra di essere poco ferrato

Non so cosa abbia mai fatto il responsabile cultura del Pd in Sicilia. So che parla senza pensare. Si chiama Antonio Ferrante, ed è difficile trovarne notizie

Se Ferrante mostra di essere poco ferrato

Non so cosa abbia mai fatto il responsabile cultura del Pd in Sicilia. So che parla senza pensare. Si chiama Antonio Ferrante, ed è difficile trovarne notizie. Il più conosciuto è un Antonio Ferrante, dentista; poi ce ne è uno, pugliese, scrittore, ma non è lui; altri sparsi, come un posturologo, intellettualmente attrezzato: «Ho dato allo studio dei rapporti tra bocca e cervello venticinque anni della mia vita, resistendo a sconforto, insulti, derisioni». Ci avviciniamo al nostro Ferrante. Un vero renziano, confuso e felice: «Il partito deve ripartire dai territori, dal basso... Sostituire le correnti con le competenze». Così, senza riflettere, quando appare un competente, inizia a strillare, nel vuoto pur di aprire la bocca staccata dal cervello: «Ci aspettiamo che Sgarbi capisca cosa significhi essere assessore ai Beni culturali... per i prossimi anni, e ricopra il proprio ruolo per tutto il tempo necessario nell'interesse della Sicilia, o, in caso contrario, scelga di fare palestra ed esperienza in una terra meno ricca di tesori materiali, immateriali e umani per così limitare i possibili danni annunciati». Lo ringrazio della didascalica solerzia; e lo informo che l'unica mostra in corso nella sua Sicilia, e aperta il 25 ottobre (prima di essere nominato assessore) l'ho curata io, in Castello Ursino, a Catania. È piena di capolavori che gli suggerisco di studiare: Da Giotto a de Chirico. Tesori (anche siciliani) nascosti. E non Palermo today ma il Corriere della sera ne parlava l'altroieri con ammirazione.

Da molto tempo non accadeva.

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