"Se dovessimo assumerla, lei dovrebbe assicurarmi di non cercare figli per i prossimi tre anni". Si conclude così il colloquio di lavoro di una donna a Reggio Emilia che, dopo la proposta del datore di lavoro, ha preso la borsetta e se n'è andata scocciata.
L'episodio è stato riportato dalla stessa alla Gazzetta di Reggio: "Se questa dovesse essere una condizione per passare alla fase successiva della selezione, può anche non tenermi in considerazione", ha dichiarato la donna.
La 30enne si è sposata l'anno scorso e nei suoi progetti, anche se non nell'immediato, rientrano anche dei figli. "Ho sempre pensato che fare figli potesse essere un handicap sul lavoro, sono consapevole di come gira il mondo. E capisco che per un imprenditore sia fondamentale avere dipendenti fedeli e non problematici. Capisco tutto, ma non tollero di venir messa in secondo piano perché donna", ha aggiunto la donna.
La 30enne
ci tiene comunque a specificare che non ha intenzione di adire a vie legali o causare danni all'azienda, anche se si è sentia "denigrata, discriminata e umiliata" solo perché ha "delle ovaie funzionanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.