Sea Watch, Salvini contro l'arcivescovo di Torino: "Soldi diocesi agli italiani"

L'arcivescovo di Torino si è detto "disponibile ad accogliere i migranti della Sea Watch". La dura risposta del ministro dell'Interno: "Aiuti gli italiani in difficoltà"

Sea Watch, Salvini contro l'arcivescovo di Torino: "Soldi diocesi agli italiani"

"Caro Vescovo, penso che Lei potrà destinare i soldi della Diocesi per aiutare 43 Italiani in difficoltà. Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini risponde alle parole del monsignor Cesare Nosiglia.

L'arcivescovo di Torino si era dichiarato pronto ad accogliere i migranti che da oltre 10 giorni si trovano a bordo della Sea Watch. "La diocesi di Torino è disponibile ad accogliere le 43 persone che sono a bordo della Sea Watch al largo di Lampedusa, senza oneri per lo Stato, perché al più presto si possa risolvere una situazione grave e ingiusta", aveva affermato monsignor Nosiglia in mattinata.

"Come vescovo e come cristiano sento tanta sofferenza", aveva aggiunto al tremine della messa per San Giovanni, invocando proprio l'aiuto del patrono di Torino "che ha sempre difeso i poveri".

E la risposta del ministro dell'Interno non si è fatta attendere.

"Potrà destinare i soldi della Diocesi per aiutare 43 Italiani in difficoltà", ha scritto Salvini sul suo profilo Facebook, confermando così che l'Italia non ha alcune intenzione di far sbarcare i migranti che si trovano a bordo della Ong. "Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi", ha infine tuonato.

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