Coronavirus

Seconde case, scatta il blocco: per quanto non potrete andarci

Gli spostamenti saranno vietati dal 20 dicembre al 6 gennaio. Chi vorrà raggiungere le seconde case dovrà farlo prima

Seconde case, scatta il blocco: per quanto non potrete andarci

Il nodo che riguarda le seconde case oltre i confini regionali potrebbe essere risolto a breve. Con ogni probabilità saranno irraggiungibili da domenica 20 dicembre. Chi vorrà spostarsi e trascorrere le festività nella seconda abitazione dovrà partire prima di quella data. Dalla settimana che precede il Natale all’Epifania sarà infatti vietato uscire dalla propria regione di residenza, anche se entrambe si trovano in fascia gialla.

Le seconde case

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, durante l’ultimo incontro con i governatori, ha infatti ribadito che “si deve impedire di ripetere quanto accaduto la scorsa estate”. Entro la mezzanotte di giovedì 3 dicembre il premier Conte firmerà il nuovo Dpcm che dovrebbe contenere le nuove norme riguardanti sia i primi 15 giorni di dicembre che le festività natalizie, classificato come periodo ad alto rischio.

Come riportato dal Corriere, il divieto di spostarsi da una regione all’altra entrerà in vigore tra il 19 e il 20 dicembre fino al giorno dell’Epifania, ovvero il 6 gennaio. Il ministro della Salute Roberto Speranza avrebbe confessato di essere molto spaventato da quelle due settimane che potrebbero portare a una terza ondata. Il ministro Speranza mercoledì prossimo presenterà il testo in Parlamento, e mancano quindi poche ore per sciogliere gli ultimi dubbi, tra i quali le deroghe da concedere. Come il solito il governo si divide tra i rigoristi che non vorrebbero allentare la cintura neanche per le festività, come i ministri Boccia, Speranza e Franceschini, e coloro che invece allenterebbero un poco le maglie, come sembrerebbe voler fare lo stesso Conte.

Deroghe

Fermo restando che sarà sempre consentito fare ritorno presso la propria residenza o domicilio, discorso diverso riguarderà invece le seconde case. Queste saranno infatti raggiungibili solo prima del blocco, unica eccezione se sono abitazioni di residenza. In caso contrario nisba, perché, come spiegato dal ministro Boccia, “dobbiamo evitare lo spostamento di milioni di persone, è il momento di rimanere fermi. Le misure di contenimento stanno funzionando e non possiamo vanificare gli enormi sacrifici che si stanno facendo”.

Qualche deroga potrebbe però venire fatta, per esempio per tornare nella casa dei propri genitori anziani e trascorrere con loro le festività. La deroga potrebbe però essere concessa solo a un parente. Anche perché gli anziani, come gli individui più fragili, sono le persone che si cerca fin dall’inizio di proteggere maggiormente. Il governo starebbe anche pensando a una deroga rivolta agli studenti fuori sede che desiderano fare ritorno a casa per le vacanze natalizie. Potrebbe venire concesso anche il ricongiungimento familiare per i coniugi, applicabile anche alle coppie conviventi.

Vacanze all’estero

Chi invece vorrà trascorrere le ferie all’estero dovrà mettere in conto un periodo di quarantena una volta che rientrerà in Italia, idem per chi torna nel nostro Paese per le festività. Il mantra è: spostarsi solo per motivi strettamente necessari.

Coprifuoco

Sembra invece che non vi saranno modifiche per quanto riguarderà il coprifuoco, che verrà confermato alle 22. A Natale e Capodanno qualcuno vorrebbe posticiparlo a mezzanotte, ma difficilmente verrà accolta la proposta. Il fronte rigorista continua a sostenere che “non possiamo permetterci allentamenti che agevolino riunioni nelle case e assembramenti nelle strade, questo è il momento della stretta.

La curva epidemiologica è in discesa ma siamo ancora nel pieno della seconda ondata”.

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