Cronache

"Sei gay". E lo pestano a sangue. La denuncia su Facebook

Una coppia omosessuale è stata aggredita con calci e pugni all'esterno di un locale, nel cuore di Zurigo, da cinque sconosciuti. Una delle due vittime ha denunciato i fatti su Facebook e chiesto la massima condivisione del post

"Sei gay". E lo pestano a sangue. La denuncia su Facebook

"Sei gay". E lo pestano a sangue sul ciglio della strada. Comincia così il racconto di Davide Gerundo, un ragazzo di 26 anni, vittima insieme al suo compagno di una brutale aggressione da parte di 5 persone nel quartiere Niederdof, nel cuore di Zurigo. Stando a quanto riferisce il quotidiano svizzero 20 Minuten, la violenza si sarebbe consumata nella notte tra venerdì e sabato del week-end appena trascorso. Dopo una serata trascorsa in un locale, i due ragazzi si erano seduti a chiacchierare su un panchina in Hirschenplatz quando sono stati avvicinati da un gruppo di malintenzionati. Senza alcun motivo, la cricca ha assalto con calci e pugni la coppia sulla scia di una incontenibile furia omofoba.

"Ci hanno tirato un accendino addosso – racconta il ventiseienne – poi hanno ci hanno dato dei froci, stronzi e pervertiti. Dopodiché, ci hanno preso a calci. E quando ho chiesto loro il motivo di quel gesto, mi hanno risposto 'Perché sei gay'. Ho provato ad afferrare uno del gruppo ma ero troppo dolorante e sono caduto a terra".

Alcuni buttafuori del locale sono intervenuti in soccorso dei due ragazzi ma i cinque aggressori se la sono data a gambe levate prima che sopraggiungesse la polizia. Sia Davide che il suo amico sono stati trasportati in ospedale con fratture multiple al naso ed ematomi sul corpo. Ed è proprio dal letto della struttura presso cui è ricoverato che il ventiseienne ha deciso di denunciare la violenza subita postando una foto col volto tumefatto sul suo profilo Facebook.

"Quando mi chiederanno cosa significa 'omofobia' gli mostrerò questa foto – scrive il ragazzo nel post – Cari amici, non pubblico questo scatto per farvi preoccupare ma perché non voglio rimanere in silenzio difronte a quello che è successo. Aiutatemi a trovare i responsabili. Se qualcuno ha visto qualcosa, contatti la polizia, per favore. Non è possibile che in un mondo 'civile' succedano ancora episodi del genere. A quanto pare, certe persone sono rimaste all'età della pietra! Aiutatemi ad insegnare a questi cavernicoli che l'amore è amore".

L'appello del ragazzo è stato accolto dalla polizia municipale di Zurigo che, attraverso un comunicato stampa, ha chiesto ai cittadini di fornire eventuale testimonianza sulla incresciosa vicenda.

I cinque autori dell'aggressione definita "omofoba" dalle autorità, sarebbero tutti approssimativamente venticinquenni e di altezza compresa tra 170 e 180 cm.

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