Cronache

"Sei ucraina?". E la baby gang la aggredisce con l'acido

La donna ucraina, che da tempo vive e lavora a Perugia, è stata accerchiata dai teppisti. "Cosa pensi della guerra?". Poi l'aggressione verbale e il liquido urticante spruzzato sulle mani. La polizia indaga sull'accaduto

"Sei ucraina?". E la baby gang la aggredisce con l'acido

Il branco l'ha accerchiata, sbarrandole la strada. "Sei ucraina?". La malcapitata vittima, una donna ucraina 56enne che da tempo vive e lavora a Perugia, non ha potuto fare altro che rispondere alla domanda dei baby teppisti. Poi l'aggressione verbale e il gesto violento, sconsiderato. Sulle sue mani i giovani bulli hanno scagliato una sostanza liquida corrosiva, presumibilmente acido, che le ha provocato un'ustione. La signora si è recata in ospedale, dove è stata medicata e giudicata guaribile in 15 giorni.

Dal cuore dell'Umbria arriva la notizia di un ennesimo episodio violento provocato da una baby gang. L'aggressione, in questo caso, è avvenuta sabato scorso - 19 marzo - ma solo ora ne sono emersi tutti i dettagli. A raccontare quanto accaduto è stata la stessa vittima, che si era vista circondare da un gruppo di bulli nel pieno centro di Perugia, in via Bartolo, mentre stava rincasando. "Cosa pensi della guerra?", le avrebbero chiesto i malintenzionati, secondo quanto ricostruito dalla stampa locale. La donna ucraina, ribadendo la propria nazionalità, avrebbe semplicemente sussurrato di desiderare la pace. A quel punto, come confermato anche da alcuni testimoni, la vittima è stata bloccata e imbrattata con una sostanza liquida.

Con il passare dei minuti la signora, che lavora nel capoluogo umbro come badante, ha iniziato ad avvertire un forte bruciore alle mani e si è recata al pronto soccorso. Con ogni probabilità, viste le conseguenze riportare, il liquido che le avevano spruzzato era acido. La squadra mobile della questura di Perugia indaga sull'accaduto: gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti e acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, per cercare di identificare i responsabili del gesto. L'ipotesi è che si sia trattato di un atto di teppismo ma i riferimenti alla nazionalità della donna e alla guerra in Ucraina non vengono sottovalutati dagli investigatori. Come riporta La Nazione, nei giorni scorsi a San Giustino, una donna e suo figlio - anch'essi ucraini - erano stati bersagliati con dei sassi da un gruppetto di ragazzini.

Intanto, l'amministrazione comunale di Perugia reagisce all'accaduto esprimendo "forte preoccupazione per questo vile gesto".

La città - si legge in una nota diramata nelle scorse ore - "non ha nulla a che vedere con episodi come quello di sabato, che condanniamo con forza e decisione, auspicando che quanto prima i responsabili vengano assicurati alla giustizia".

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