Sgozzati nella villa: il delitto dei coniugi sconvolge Lignano

Choc a Lignano Sabbiadoro. I corpi trovati dal figlio ieri mattina. Gli investigatori: "Scena raccapricciante". Chiamati due medici legali

Sgozzati nella villa: il delitto dei coniugi sconvolge Lignano

Udine - «Come mai i suoi genitori stamattina non hanno aperto il ne­gozio? ». Paolo Burgato e la moglie Rosetta Sostero, rispettivamente 69 e 65 anni, sono molto conosciu­ti a Lignano Sabbiadoro (Udine). Hanno un negozio di casalinghi in via Udine e l’estate è il periodo in cui gli affari vanno meglio. Im­pensabile tenere chiuso un gior­no di agosto, quando è pieno di tu­risti. Già, perché non hanno aper­to? È bastata questa domanda per far capire al figlio, Michele, anche lui commerciante e titolare di un negozio di Swarovski, che doveva essere successo qualcosa di gra­ve. Così ieri mattina, già mentre si precipitava nella casa dei suoi in via Annia, vicino alla darsena, sta­va pensando a quale guaio potes­se essere capitato, magari il caldo, un malore, chi lo sa. Di sicuro non pensava di trovarsi davanti i geni­tori sgozzati e riversi in un lago di sangue nella lavanderia.

Quando il figlio è arrivato la vil­la aveva tutte le tapparelle abbas­sate. Impossibile che alle 9,30-10 i due genitori fossero ancora a let­to, tra l’altro senza comunicare nulla. Michele Burgato non ha aspettato un secondo, è entrato in casa per capire come mai era anco­ra tutto chiuso. La scena che si è trovato davanti è stata degna di un cinema dell’orrore:entrambi ave­vano la gola tagliata, col corpo del­la donna martoriato da numerose altre coltellate, oltre a diverse ec­chimosi ed ematomi. Qualcosa di drammaticamente simile all’omi­cidio efferato commesso a Gorgo al Monticano (Treviso). È riuscito miracolosamente a trovare le for­ze e la lucidità per chiamare i cara­binieri. E qui basta il primo com­mento del procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi, arriva­to subito a Lignano, per rendersi conto dell’efferatezza del delitto: «Ci siamo trovati davanti a scene raccapriccianti. Non escludiamo nulla e sarà necessario aspettare l’esito degli esami che stanno fa­cendo i medici legali. Al momen­to non c’è nessun indagato». Chi mai avrebbe potuto volere la mor­te di questi due commercianti? In un primo momento è stata presa in considerazione anche l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, ma vicino ai corpi non è statatrovata l’arma, presumibilmente un coltello o co­munque una lama. Di conseguen­za ora i carabinieri sono orientati a seguire la pista della rapina. Gli assassini avrebbero voluto mette­re le mani sulla cassaforte e, da­vanti al rifiuto, avrebbero infierito sui due coniugi fino a ucciderli.

Sono solo ipotesi. Gli inquirenti hanno spiegato che la scena del delitto è molto complessa e che, per questo, è stato chie­sto l’intervento di due medici legali. Al termi­ne dei rilievi speciali­stici sarà possibile sa­pere qualcosa di più.
Nel frattempo i carabinieri han­no ascoltato il figlio e la sua convi­vente per cercare di ricostruire le ultime ore dei genitori. Come al so­lito la sera prima avevano chiuso il negozio sul tardi, verso le 23,30, prima di uscire per andare a cena in un ristorante. Sarebbero rien­trati molto tardi, dopo l’una di not­te. È possibile che gli assassini li stessero aspettando, e quindi con un piano preciso in testa. Un omi­cidio premeditato a scopo di rapi­na: una volta all’interno della villa sarebbe cominciato l’inferno per questi due commercianti. Che, al­meno secondo i primi rilievi, po­trebbero essere stati seviziati a lungo, prima del colpo di grazia. Attorno al collo della donna, han­no rivelato gli inquirenti, è stato trovato un cordino che però non ri­sulta legato alle cause del deces­so.

Il sindaco di Lignano, Luca Fa­notto, ha annunciato che il giorno dei funerali sarà proclamato il lut­to cittadino. «La nostra comunità è sconvolta - ha detto affranto - e totalmente incredula per quanto accaduto a Rosetta e Paolo, due concittadini conosciuti e stima­ti ».

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