Gli si conficca un coltello in testa, ma lui non se ne accorge

Colpito in testa da un coltello di tredici centimetri, non si accorge di niente. La storia, incredibile, arriva dalla Cina e per la precisione dalla città di Guangyuan, nella provincia meridionale di Sichuan.

Giovedì scorso, il cinquantasettenne Xiao Yunzhi stava camminando tranquillamente per le strade della propria cittadina quando è stato colpito da un coltello da cucina caduto letteralmente dal cielo. Il coltello, abbandonato distrattamente su un davanzale dell'ottavo piano, è caduto a causa del vento e per un'incredibile e sfortunata coincidenza si è conficcato nel cranio di Yunzhi, pur senza perforare l'osso da parte a parte.

L'uomo, incredibilmente, non si è accorto di nulla fino a che non è stato avvertito da uno stupefatto tabaccaio che se lo è visto venire incontro con il coltello che spuntava dalla testa. A quel punto Yunzhi ha iniziato ad avvertire un intenso dolore e ha chiamato i soccorsi, assistito dal negoziante.

"Uno spettacolo raccapricciante - ha dichiarato Miss Xiao, la sorella dell'uomo, accorsa immediatamente in ospedale - Il manico del coltello sporgeva dalla sommità della testa".

Attualmente Yunzhi è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva, anche se i sanitari sono riusciti ad estrarre il coltello: "Le sue condizioni sono stabili ma non è ancora fuori pericolo di vita - spiega sempre la sorella - Tuttavia non può utilizzare il telefono cellulare: potrebbe avere implicazioni negative sul suo stato di salute."

Nel frattempo il proprietario del coltello, noto solamente come Mr Wu, racconta di aver dimenticato l'oggetto in un vaso di fiori appoggiato sul balcone, senza pensare che sarebbe potuto precipitare sui passanti in strada. Sentito dalla polizia, si è scusato con Yunzhi e ha fatto sapere di essere disponibile a sostenere una parte delle spese mediche.

Solo l'anno scorso, nella

provincia cinese di Jilin, era stato ricoverato un uomo con un coltello di più di dieci centimentri conficcato in testa: "Colpa di un gioco stupido finito male", aveva spiegato ai medici che lo ascoltavano basiti ed amareggiati.