Cronache

Signorini a Ravasi: "Non voglio una Chiesa formato baci Perugina"

Su "Chi" il duro sfogo del giornalista, che non si dà pace per la decisione del parroco dell'avellinese che ha fatto cantare "Soldi" e per i tweet di Ravasi su Mahmood e Sanremo

Signorini a Ravasi: "Non voglio una Chiesa formato baci Perugina"

Alfonso Signorini va all'attacco del cardinale Gianfranco Ravasi. Lo fa con un editoriale su "Chi" in cui spiega il motivo della sua critica nei confronti del prelato.

Tutto nasce dal tweet con cui Ravasi ha citato la canzone vincitrice di Sanremo, "Soldi" di Mahmood. Un cinguettio, quello del cardinale, che ha scatenato l'ira di molti utenti. Ma che ha anche provocato le critiche di Signorini che ha commentato sia quel tweet che la decisione di un parroco di far cantare la canzone prima di una Santa Messa. Il direttore è durissimo: "Sono letteralmente disgustato del fatto che Soldi, sì, proprio la canzone di Mahmood, sia stata cantata in un piccolo paesino dell’avellinese alla Santa Messa, per volontà di un prete che probabilmente voleva far parlare di sé e ci è pure riuscito".

Ma la furia di Signorini non si ferma qui: "Sono cattolico, praticante (non solo quando posso, si può esserlo sempre, se si vuole), ma non mi identifico in una chiesa formato Baci Perugina come quella che ci vogliono propinare". E sul porporato che cita Mahmood e dice che al Papa piace Mina, l'affondo di Signorini è altrettanto duro e molto profondo: "Vedere una chiesa trasformata nella succursale sfigata del palco dell’Ariston a me mette solo tanta tristezza. Alla prossima!". E l'editoriale sembra essere molto in linea con diversi segmenti della Chiesa cattolica. Molti fedeli sono rimasti abbastanza spiazzati da quanto scritto durante la kermesse musica dal cardinale.

E questo vento "modernista" non sembra sia molto apprezzato.

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