Coronavirus

Sindaco leghista firma ordinanza contro gli "spioni"

Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia, firma un'ordinanza contro il Dpcm che raccomanda massimo 6 invitati. Chi spia rischia denuncia per procurato allarme

Sindaco leghista firma ordinanza contro gli "spioni"

Da oggi i delatori del vicino che si concede cene in più di sei avrà vita difficile. Almeno a Borgosesia. Dove il sindaco del centro del Vercellese, Paolo Tiramani, deputato della Lega, è sceso in campo contro i finti "spioni". Mercoledì 22 ottobre ha infatti firmato un’ordinanza che ha il sapore di una frecciata al controverso "consiglio" contenuto nell'ultimo Dpcm. "Oggi ho deciso (dopo averci pensato lungamente) di fare un’ordinanza contro i delatori da DPCM — ha scritto sulla sua pagina Facebook — . Sono stufo... non è giusto ricevere continue segnalazioni che fanno perdere tempo prezioso al nostro Corpo di Polizia Municipale. Chi farà una segnalazione totalmente infondata, sarà passibile di multa". E in base all’articolo 658 del Codice penale, il finto delatore rischierà di dover sborsare da 10 a 516 euro.

L'altolà del sindaco agli "spioni"

Poche ore dopo l'entrata in vigore del Dpcm del 18 ottobre il Comune di Borgosesia viene invaso da soffiate di vicini con il dente avvelenato. La maggior parte infondate o quanto meno sospette. Da qui la decisione dell'altolà agli spioni mossi da sete di vendette. "Visto che molte delle segnalazioni ricevute sono risultate prive di fondamento, e dovute esclusivamente a cattivi rapporti di vicinato - ha spiegato il sindaco Tiramani - ho deciso di intervenire. La parte del Dpcm sui `delatori´crea problemi non indifferenti, come peraltro avevo temuto fin da subito. Le segnalazioni infondate hanno impegnato senza motivo la nostra Polizia Municipale per le opportune verifiche, facendoci sprecare tempo e denaro, per non parlare poi dell’aggravarsi delle tensioni sociali e del clima di allarmismo nei confronti dell’emergenza sanitaria".

La bacchettata al Dpcm di Conte

L'ordinanza del sindaco leghista suona, però, anche come una frecciata al governo. Nel mirino il comma del Dpcm che, secondo Tiramani, ha dato il via libera a vendette private che niente hanno a che vedere con la sanità pubblica. E già che c'è, il primo cittadino di Borgosesia non risparmia una bacchettata al premier Giuseppe Conte: "No ai finti spioni, sì a controlli efficaci per prevenire situazioni di assembramento. Primi in Italia? Forse. È giusto però prevenire questo degrado culturale voluto dal governo..." Nel caso di violazione effettiva del Dpcm, assicurano dal Comune, si interverrà opportunamente. Intanto, dal 22 ottobre, per i finti delatori contro i vicini che trasgrediscono la regola del sei finirà malissimo.

Rischiano una denuncia per procurato allarme e una multa salata.

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