Il sindaco scrive a Renzi: "Non intendo mantenere la profuga"

Un primo cittadino del Bergamasco si rifiuta di pagare la retta giornaliera della nigeriana ospitata dalla comunità religiosa del paese

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Claudio Sessa, sindaco di Torre Boldone (Bergamo), non pagherà 65 euro al giorno per una profuga minorenne arrivata su un barcone in Italia dalla Nigeria.

A batter cassa è la comunità religiosa del paese dove la ragazza è ospite. "Sono pronto ad inserirla in un programma di integrazione", dice il primo cittadino a La Stampa - "Ma non a mantenerla.

Con quei soldi pago una mezza pensione in un buon albergo a Livigno". Sessa ha quindi scritto direttamente a Matteo Renzi, al Tribunale dei Minori e all'Organizzazione internazionale per le Migrazioni per spiegare il suo gesto, sostenendo che il Comune ha già chiuso il bilancio.

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