Cronache

Sisma L'Aquila, la sentenza choc: ridotti i risarcimenti. "Colpa anche delle vittime"

Secondo i giudici, avrebbero commesso un’imprudenza non essendo usciti di casa dopo le due scosse di terremoto precedenti

Sisma L'Aquila, la sentenza choc: ridotti i risarcimenti. "Colpa anche delle vittime"

Riceveranno un risarcimento solo parziale i familiari di alcune vittime del terremoto avvenuto il 6 aprile 2009 a L’Aquila. In particolare, il tribunale cittadino ha ritenuto colpevoli anche i cittadini morti per il sisma che abitavano nel palazzo di sei piani crollato di via Campo di Fossa. Furono ventiquattro le persone che persero la vita quella notte ma, secondo i giudici, avrebbero commesso un’imprudenza non essendo usciti di casa dopo le due scosse di terremoto precedenti, molto forti, che seguivano uno sciame sismico che durava da mesi. La sentenza choc ha destabilizzato i nuclei familiari delle vittime dell’evento catastrofico naturale.

Il tribunale ha riconosciuto che il costruttore dell’edificio e i suoi eredi, oltre ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno, sono colpevoli, condannandoli a risarcire i parenti delle persone decedute in seguito al crollo del palazzo. Gli eredi verseranno il 40% dell’importo per i difetti di costruzione dell’immobile, mentre i ministeri pagheranno il 15% della somma stabilita dai giudici, per le omissioni del genio civile e della prefettura. A sorpresa, il 30% della colpa rimanente è a carico delle stesse vittime del terremoto poiché costituisce “una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile”.

I legali dei familiari dei cittadini morti sotto le macerie, che a suo tempo furono rassicurati dalle istituzioni sulla sicurezza del palazzo, hanno reagito in maniera negativa di fronte alla sentenza del tribunale de L’Aquila. “Un pronunciamento – ha affermato l’avvocato Maria Grazia Piccinini, madre di Ilaria Rambaldi, studentessa universitaria di Ingegneria deceduta in via Campo di Fossa – che appare assurdo, a voler esser buoni. Scopro, dopo aver atteso quasi quattordici anni, che a L'Aquila erano tutti aspiranti suicidi. Una vergogna infinita attribuire colpe alle vittime. Erano le 3.32 dove doveva stare mia figlia, se non a dormire?”.

Gli avvocati delle famiglie delle vittime del sisma, nonostante il risarcimento, hanno annunciato, comunque, che faranno ricorso alla sentenza del tribunale de L’Aquila.

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