Il sismologo Del Pinto: "Temo la faglia tra Montereale e Campotosto"

Il sismologo Christian Del Pinto spiega che quella “è la struttura che più mi fa temere”

Il sismologo Del Pinto: "Temo la faglia tra Montereale e Campotosto"

Dopo la violenta scossa di magnitudo 6.5 che ha colpito Norcia, ora si teme che si risvegli la faglia che collega Montereale a Campotosto. Il sismologo Christian Del Pinto, interpellato dal Messaggero, spiega che quella “è la struttura che più mi fa temere”.

“A parte la vicinanza con il lago, sono svariati secoli che non genera un sisma degno di questo nome. Nel momento in cui c'è una crisi come quella di Amatrice, è naturale che parte di quell'energia venisse raccolta dalle strutture sismogenetiche adiacenti. Non ci dimentichiamo, però, che Amatrice non ha solo strutture adiacenti a nord, ma anche a sud”, aggiunge. È il caso di Montereale che “nel 2010 diede luogo a uno sciametto - dice Del Pinto - ma esistono modelli che addirittura parlano di 3.500 anni fa per trovare un sisma rilevante, diciamo tra 5.5 e 6 Richter. Una struttura come quella non ha ricevuto energia solo dai fatti di Amatrice o L'Aquila, ma da tutte le crisi sismiche che si sono succedute negli ultimi 3.500 anni, molte delle quali sono anche sconosciute”. “È impossibile fare previsioni - aggiunge lo studioso - così come è impossibile determinare all'interno di uno sciame se l'evento più forte si è verificato o deve verificarsi”.

Secondo Del Pinto“la statistica, a cui tutti fanno riferimento, serve in sismologia solo per individuare zone più a rischio: dove ci sono stati terremoti continueranno a verificarsi anche in futuro. In quel senso aiuta, ma ci sono circostanze in cui può essere addirittura controproducente”.

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