Cronache

"Soldi per l'Ucraina o stacchiamo il gas". La truffa sulla guerra

A Trezzo d'Adda (Milano) tentata truffa ai danni di un pensionato. Una donna gli aveva chiesto del denaro con il pretesto della guerra, minacciandolo in caso contrario di lasciarlo al freddo. Scattata l'allerta

"Soldi per l'Ucraina o stacchiamo il gas". La truffa sulla guerra

Il dramma della guerra e l'infamia di chi ci specula. Come sempre accade, approfittandosene dei più deboli. Mentre dall'Ucraina continuano ad arrivare preoccupanti notizie, da Trezzo sull'Adda (comune in provincia di Milano) giunge la segnalazione di una tentata truffa messa in atto proprio sfruttando la tragedia del conflitto. A darne notizia è stata la stessa amministrazione comunale, che sui propri canali social ha messo in guardia i cittadini dal raggiro, fortunatamente sventato, ai danni di un pensionato.

Nei giorni scorsi, a quanto si apprende, l'uomo era stato "agganciato" da una donna che gli aveva chiesto un contributo economico col pretesto della guerra in Ucraina. Non solo. Il pensionato, a fronte di quella richiesta, si era pure sentito rivolgere un ammonimento che suonava più o meno così: "Se non dà i soldi, le verrà chiuso il contratto del gas e resterà al freddo, senza riscaldamento". Una sorta di minaccia, avanzata per di più facendo leva sul dramma di chi in questi momenti sta vivendo sotto le bombe, nell'incertezza del domani. In ogni caso, il cittadino trezzese si era insospettito e non aveva consentito alla donna di accedere alla propria abitazione, nonostante le insistenze. Poi aveva contattato le forze dell'ordine, che ora stanno effettuato accertamenti.

Il tentato raggiro ha fatto scattare l'allarme, non solo nella cittadina in provincia di Milano. Del resto simili truffe potrebbero essere messe in atto in qualsiasi altra parte d'Italia. A livello locale, l'amministrazione comunale trezzese ha denunciato l'accaduto sui social. "È una truffa. Nessun operatore del gas telefona o si presenta a casa con richieste di questo tipo", si legge sulla pagina Facebook del Comune, con la raccomandazione ai cittadini di non aprire la porta di casa a sconosciuti che avanzassero simili richieste. Diversamente, l'invito è stato quello di avvisare le forze dell'ordine e la polizia locale qualora dovessero ripetersi episodi analoghi.

"Annotare e segnalare subito alle forze dell'ordine caratteristiche delle persone che si dovessero presentare per tentare una truffa, osservandole da casa e in sicurezza senza mai esporvi", suggerisce ancora l'amministrazione locale, aggiungendo: "Altezza, età, viso, barba capelli, vestiario e modello colore e targhe veicoli sono tutti elementi utili ad individuare i malintenzionati".

Ci mancavano solo gli sciacalli della guerra.

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