Si combatte per un pezzo di montagna in più. Un po’ di roccia, un po’ di neve. Un po’ di piste. Ma si battaglia anche per l’immagine, il marchio e quindi il logo. Trentino e Veneto si stanno sfidando davanti al Tar, anche se per tramite indiretto di due Comuni, per definire una volta per tutte i confini della Marmolada. Ma la gestione congiunta delle montagne patrimonio Unesco dal 2010, le Dolomiti, è ora mesa alla prova da un incidente diplomatico, al di là delle vicende della giustizia amministrativa.
Alla Borsa Internazionale del turismo (Bit) in corso a Milano il Consorzio Dmo Dolomiti della Provincia di Belluno ha presentato il nuovo marchio. Lo slogan è: "Le montagne di Venezia".
È vero che quando accade di vedere le montagne dalla laguna è uno spettacolo che non si dimentica mai nella vita, e che piazza San Marco è un richiamo mondiale per il turismo italiano, ma in Trentino Alto Adige l’hanno presa molto male. “Comprendo certamente le Ragioni del marketing”, ha scritto in una nota il vicepresidente della Provincia di Trento, Mario Tonina, “ma credo che un territorio eccezionale come quello delle Dolomiti non abbia bisogno di andare a braccetto con l’icona di Venezia. Sarebbe più importante continuare a coltivare lo spirito di squadra”. Uno spirito che potrebbe incrinarsi “nelle sue ragioni più intime e profonde”.
Contemporaneamente, quasi nelle stesse ore, a Roma il Tar del Lazio ha stabilito che un’unica udienza definirà i ricorsi pendenti sulla questione del confine tra Veneto e Trentino, sul massiccio della Marmolada. In discussione c’era il ricorso con il quale il comune di Canazei sollecitava l’obbligo del ministero dell’Interno di provvedere alla definizione del confine amministrativo tra i Comuni di Canazei e Rocca Pietore, in provincia di Belluno. Lo scorso luglio l’Agenzia del Territorio di Roma aveva sancito che sui confini della Marmolada permaneva la validità del decreto del presidente della Repubblica Sandro Pertini dell’82, che fissava la frontiera regionale sulla linea della cresta che da Punta Rocca scende verso il Passo Fedaia. La disputa amministrativa non è ancora conclusa. E in vista della grande corsa all’aggiudicazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 il logo di Venezia ha creato l’ennesima crepa. L’assessore al Turismo Veneto, Federico Caner, ha detto alla Bit di Milano che “oltre il 46% delle montagne riconosciute dell'Unesco sono in territorio bellunese”. Ed è importante comunicare ai turisti di “tutto il mondo” che visitano Venezia che vicino alla Laguna “ci sono montagne splendide.
Il Veneto non è solo Venezia: ci sono tante realtà e possibilità per un turismo emozionale". Dopo il fuoco di polemiche è tornato a spiegare: “Ragioniamo in termini di marketing moderno. Il nome di Venezia è un traino eccezionale che farà bene a tutta l’area dolomitica”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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