Soresina, albanese picchia le figlie e minaccia di morte la moglie

Secondo quanto riferito dalle vittime, le violenze del padre-padrone andavano avanti dal 2002. Intervenute per difendere la madre, le 3 figlie sono state a loro volta picchiate e minacciate. Non è stato possibile procedere con l'arresto, essendo venuta a mancare la flagranza di reato

Soresina, albanese picchia le figlie e minaccia di morte la moglie

Arriva da Soresina (Cremona) la notizia dell'ennesimo caso di violenza avvenuta fra le mura domestiche. Stavolta a farne le spese sono una 51enne e le sue tre figlie, aggredite e minacciate dal padre-padrone, un albanese di 53 anni.

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l'episodio risale a qualche sera fa. Ossessionato dalla propria gelosia nei confronti della consorte, una connazionale, l'uomo si è scagliato contro di lei, prendendola a schiaffi. Immediato l'intervento delle tre figlie della coppia, tutte 20enni, che hanno cercato di sottrarre la donna alle violenze del padre.

La furia dell'uomo non si è tuttavia placata neppure di fronte alle giovani, che sono state a loro volta minacciate e percosse.

Una volta allontanate le ragazze, il 53enne si è avventato nuovamente sulla consorte, che è stata minacciata di morte con un coltello da cucina.

Sono stati i vicini di casa, allarmati dalle urla provenienti dall'appartamento della coppia, a contattare le forze dell'ordine, richiedendo un loro immediato intervento. Sul posto i carabinieri della stazione di Soresina, che hanno potuto solo denunciare l'albanese per maltrattamenti, minacce aggravate e lesioni personali. L'arresto, infatti, non ha potuto concretizzarsi, dato che l'uomo non è stato colto in flagranza di reato. Al momento il soggetto è stato allontanato dalla casa di famiglia, ed è in attesa di giudizio.

Per quanto riguarda le quattro donne, madre e figlie sono state assistite e quindi accompagnate al pronto soccorso dell'ospedale di Crema, dove hanno

ricevuto le cure del caso. Le loro condizioni non sono fortunatamente gravi, e saranno presto dimesse.

Dopo aver parlato con le vittime, gli inquirenti hanno appreso che le violenze in casa andavano ormai avanti dal lontano 2002.

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