Lo spaccio di Casamonica nella villa confiscata

I carabinieri hanno arrestato 3 membri del clan. La droga veniva consegnata nella villa: per entrare, i clienti dovevano pronunciare una "parola d'ordine"

Lo spaccio di Casamonica nella villa confiscata

Qualche giorno fa, il tribunale di Roma ha riconosciuto le agravanti del metodo mafioso a 14 esponenti del clan dei Casamonica. E oggi, altri tre membri della nota famiglia di sinti sono finiti in manette.

Lo spaccio nella villa confiscata

Ieri, i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, residenti a Ciampino. Si tratta di padre, madre e figlio, ritenuti appartenenti al clan dei Casamonica. L'operazione è inserita nell'ambito dell'indagine (denominata Capri) avviata nel novembre del 2018, durante la quale è emerso "un collaudato sistema di spaccio di stupefacenti". L'inchiesta ha dimostrato che l'intera famiglia "era riuscita, grazie alla forza intimidatrice del proprio nome, ad assicurarsi, in maniera quasi esclusiva, l'approvigionamento di cocaina nella zona di Ciampino e nel quartiere Morena di Roma, utilizzando come base operativa la loro villa". L'abitazione, "confiscata nel giugno scorso, nell'agosto del 2016 era già stata al centro delle cronache per essere stata interessata da una violenta esplosione dove perse la vita un altro appartenente ai Casamonica". La famiglia operava secondo un modus operandi ricorrente: chi voleva acquistare la droga doveva citofonare e pronunciare la "parola d'ordine". Poi, il compratore veniva fatto entrare nel giardino e tenuto sotto controllo, grazie a decine di telecamere poste nella zona. Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, grazie al nome Casamonica, la famiglia incuteva uno straordinario timore nei confronti degli acquirenti. Secondo quanto riporta Repubblica, i tre arrestati sarebbero Raffaele Casamonica, 60 anni, la moglie Loredana Licheri, 56 anni, e il figlio Romolo, 35 anni. Le indagini si erano già chiuse a marzo e quando il tribunale ha emesso l'ordinanza di arresto, i Casamonica erano introvabili, essendo stati sgomberati dalla villa in cui avevano abitato abusivamente fino allo scorso giugno. A portare i carabinieri alla cattura sarebbe stato il figlio, avvistato al bar, che avrebbe involontatiamente condotto i militari fino ai genitori.

Casamonica condannati

Nei giorni scorsi, intanto, il gup di Roma ha condannato 14 imputati, ritenuti appartenenti al clan Casamonica, che avevano scelto il rito abbreviato. Ai condannati sono state riconosciute le aggravanti del metodo mafioso e dell'agevolazione di associazione mafiosa. La pena più alta è stata destinata a Rocco Casamonica, cui sono stati inflitti 9 anni e 4 mesi. Intanto, nell'ambito della stessa inchiesta, da cui si erano sviluppati due tranche di arresti.

Nel frattempo, davanti alla X sezione del tribunale è in corso un altro processo, a carico di 44 imputati, legati alla famiglia sinti attiva nella Capitale, che devono rispondere, tra i diversi capi di imputazione, anche all'accusa di associazione di stampo mafioso.

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