Spara al rivale in amore: fermato mentre fingeva di pescare

In carcere l'uomo accusato del tentato omicidio di un 26enne in provincia di Napoli. Avrebbe sparato per gelosia. Era scappato nel basso Lazio.

Spara al rivale in amore: fermato mentre fingeva di pescare

Con una canna, delle esche e un secchio ha provato a evitare la cattura mescolandosi tra i pescatori, ma i carabinieri già lo avevano individuato. Non ha avuto scampo Alberto Liberti. È stato preso a circa 100 chilometri da casa, sul molo di Formia, in provincia di Latina. L’uomo, 30 anni, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di aver tentato di ammazzare lunedì scorso un 26enne nel Napoletano, a Casalnuovo, comune dove risulta residente.

Non era ancora scoccata la mezzanotte quando quel giorno, lungo corso Umberto, strada centralissima ma a quell’ora deserta, la vittima fu ferita mentre era sotto casa. Un soggetto con volto travisato gli si avvicinò e gli sparò contro diversi colpi con un'arma da fuoco. Le pistolettate gli lasciarono dei segni evidenti sul dorso e sulle gambe: dei fori per i quali si accasciò in una pozza di sangue. Trasportato in ospedale il 26enne finì in rianimazione, non in pericolo di vita.

Per gli inquirenti l’uomo che ha sparato è Liberti. Avrebbe agito spinto dalla gelosia. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il suo arresto e disposto l'applicazione nei suoi confronti della custodia cautelare in carcere. Ora si trova nella casa circondariale di Cassino. Gli investigatori avevano fin da subito intuito che le ragioni della sparatoria erano da ricercare nella vita privata della vittima, e lì avevano già dalle prime ore avevano cominciato a scavare.

Le indagini lampo dei militari dell'Arma della compagnia di Castello di Cisterna, a cui hanno collaborato i colleghi di Formia, hanno consentito nel giro di pochi giorni di scoprire il movente e di ricostruire la dinamica dell'agguato, portando a chiudere il cerchio introno a Liberti, che nel frattempo era scappato a Gaeta.

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