La squadra che vince contro l'allenatore

Ieri abbiamo assistito a una cosa nuova: all'allenatore che non allena. Che va in panchina per guardare la partita, vede vincere la sua squadra che in realtà non è più sua, tanto che alla fine viene esonerato di fatto

La squadra che vince contro l'allenatore

E ieri abbiamo assistito a una cosa nuova: all'allenatore che non allena. Che va in panchina per guardare la partita, vede vincere la sua squadra che in realtà non è più sua, tanto che alla fine viene esonerato di fatto. Ma non dal presidente, né dal direttore sportivo. Dalla squadra. Succede a Palermo, anzi a Verona, ma al Palermo. Davide Ballardini litiga con Stefano Sorrentino, portiere e capitano: il tecnico accusa la squadra di scarso impegno, forse di più, qualcosa del tipo: mi giocate contro. Sorrentino lo contesta, difendendo se stesso e l'intera squadra. Risposta: Sorrentino annunciato in panchina a Verona. Gli altri calciatori si ribellano alla decisione dell'allenatore, il quale non si dimette, né fa il comandante tosto che mette tutti fuori perché è convito di essere nel giusto. Decide di non allenare la rifinitura e di lasciare che la squadra si autogestisca: fate voi, arrangiatevi. Il Palermo va in campo ammutinato e vince, lo fa davanti all'allenatore che non allena, che sta lì in panchina a guardare, pensando probabilmente di avere sbagliato tutto. A fine partita i giocatori si abbracciano con il portiere-capitano al centro.

Il mister si eclissa, prima in campo poi nel post partita, quando Sorrentino racconta tutta la storia. Ballardini è fuori, con la dignità sotto ogni livello accettabile. Hombre orizontal, come ha sintetizzato Tony Damascelli. Silenzio, ha guardato se stesso scomparire.

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