Minacce, offese, intimidazioni. Vere e proprie campagne d'odio con l'obiettivo di fomentare la rabbia. Contro l'infettivologo Matteo Bassetti era stato messo in piedi un vero "gang stalking", una persecuzione di gruppo. Lo riferisce la polizia, che nella mattinata di oggi ha eseguito 9 perquisizioni nei confronti di alcuni no vax indagati per istigazione a delinquere e atti persecutori in concorso, aggravati dall'utilizzo di strumenti telematici o informatici. La rete ostile che vessava il primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova era diffusa su tutto il territorio nazionale: le perquisizioni eseguite hanno infatti coinvolto, oltre alla Digos genovese, anche gli uffici omologhi di Avellino, Lecce, Milano, Modena, Napoli, Parma e Trento.
L'indagine era partita dopo le querele presentate dallo stesso Bassetti, che da tempo lamentava di essere raggiunto da messaggi e da telefonate intimidatorie, soprattutto dopo che le sue utenze erano state divulgate su Telegram da alcuni attivisti no vax. Da quel momento il medico, considerato dagli anti-vaccinisti come un bersaglio da colpire, era stato subissato da sms e chiamate oltraggiose. Lo stesso trattamento vessatorio gli era stato riservato sui social, spesso con l'utilizzo di profili falsi e di identità nascoste. Ora, i no vax coinvolti nelle operazioni di polizia sono accusati di aver perseguitato, molestato e minacciato, in maniera reiterata e collettiva, il noto infettivologo sulla sua utenza telefonica. Inoltre, sono state identificate e denunciate altre 36 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di molestie, diffamazione e minacce nei confronti del professore.
"Oggi più di ogni momento sento lo Stato dalla mia parte, dalla parte di chi fa il suo lavoro, io e la mia famiglia siamo stati minacciati di morte perchè io da medico ho detto alla gente di vaccinarsi", ha dichiarato Bassetti all'Agi, commentando la notizia delle odierne perquisizioni. Poi, i un post su Instagram, l'infettivologo ha aggiunto: "La vita mia e della mia famiglia era cambiata, paura e tensioni erano all'ordine del giorno. Un periodo difficile che vede il suo primo epilogo nell’operazione odierna". Da tempo, Bassetti auspicava un deciso intervento della autorità per arginare l'ondata di odio e di violenze da parte degli attivisti no-vax. "È arrivato il momento di dire basta.
Stato? Se ci sei batti un colpo", aveva tuonato nelle scorse settimane sui social dopo l'ennesimo e inquientate episodio: la comparsa di alcune minacce di morte nei suoi confronti su un mezzo pubblico a Genova. Ora la risposta delle istituzioni è arrivata.
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