Cronache

Stasera la "Superluna di fragola": ecco perché si chiama così

La seconda Superluna dell'anno promette spettacolo. Ecco perché si chiama così e da quando sarà possibile osservarla

Stasera la "Superluna di fragola": ecco perché si chiama così

Stasera sarà bene alzare lo sguardo al cielo e immortalare lo spettacolo con i telefonini e, chi lo possiede, magari con un bel telescopio. Già nelle ultime sere ci siamo accorti di quanto fosse bella e grande la Luna in cielo ma tra alcune ore ammireremo lo spettacolo della Superluna, la quale ci apparirà più grande del solito perché si troverà nel punto più vicino alla Terra (chiamato perigèo). Ma non è finita qua, perché in fase di "nascita" assumerà un particolare colore rossastro tipico delle fragole, nome con il quale è stata ribattezzata per l'occasione.

Seconda Superluna dell'anno

Come abbiamo visto sul Giornale.it, un evento simile era capitato poche settimane fa, il 26 maggio scorso, quando il fenomeno fu visibile durante la notte assieme allo spettacolo offerto dalla vista del pianeta Mercurio. L'appellativo è stato coniato dagli americani e arrivato fino a giorni nostri perché ci troviamo in piena raccolta delle fragole. In Europa, invece, questa tipologia di Luna è conosciuta anche come "Luna delle Rose", per il periodo dell'anno in cui sboccia uno dei fiori più belli al mondo.

"Più grande e luminosa"

Chi volesse, potrà seguire l'evento in diretta srreaming sul sito Internet Virtual Telescope Project, che inizierà a trasmettere l'evento per i proprio appassionati dalle 21,15. "La prossima Superluna apparirà circa il 7% più grande e un pò più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto", ha affermato all'Ansa Gianluca Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. "Infatti si tratta di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all'evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato", aggiunge Masi.

Anche se il termine Superluna non ha un significato scientifico, vengono così considerate sia la Luna piena che quella Nuova a patto che si trovino al punto più vicino al nostro pianeta. È chiaro che, con il termine "Nuova" la Luna non è visibile nel cielo ma sta ricominciando il ciclo che poi, spicchio dopo spicchio, la riporterà ad "affacciarsi" ai nostri occhi. Gli esperti dicono che nell'anno in corso, oltre alle quattro Superlune piene, ce ne saranno proprio tre Nuove che non sarà possibile vedere.

Le altre bellezze del cielo

Come abbiamo visto sul Giornale.it, è un mese di giugno molto importante e significativo anche per un particolare allineamento che consente di vedere contemporaneamente e a occhio nudo di cinque degli otto pianeti del nostro Sistema Solare: si tratta di Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. È un altro spettacolo unico per tutti gli appassionati dal momento che poi questo fenomeno si ripresenterà soltanto tra 18 anni, nel 2040.

L'allineamento sarà visibile per tutto il mese in corso e poco prima dell'alba.

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