Cronache

La stazione Tav di Afragola apre al pubblico

Partiti i primi treni ad alta velocità dalla stazione “Porta del Sud” di Afragola, in provincia di Napoli. Tanti i curiosi accorsi. Auto in fila per entrare. Polemiche sul parcheggio interno.

La stazione Tav di Afragola apre al pubblico

Partiti domenica i primi treni ad alta velocità dalla stazione “Porta del Sud” di Afragola. Sono giornate di visite, più che altro. Tanti i curiosi accorsi in quel serpentone maestoso progettato dall’archistar Zaha Hadid. Spicca il suo bianco nel verde delle campagne, dove ancora pochi sono i segnali stradali che indichino una via da percorrere per poterla raggiungere. Qualche problema si è venuto a creare all’unico ingresso nel giorno dell'apertura al pubblico, con le auto rimaste in fila per entrare. Arrivati a destinazione e superato l’ingorgo, si entra nel parcheggio (non custodito). Nota dolente per molti. Si sprecavano l'altra mattina i commenti davanti alla macchinetta mentre si apriva il portafogli per pagare la sosta. Dopo i primi 20 minuti, bisogna versare alla società Metropark 80 centesimi all’ora, la tariffa giornaliera è di quattro euro, quella mensile di 40. Non esistono alternative, fuori non è possibile parcheggiare. La strada non lo consente, e non permette l’attraversamento pedonale.

A parte ciò, all’interno gli sguardi erano stupiti. Nasi all’insù e un silenzio surreale in una struttura che per ora resta incompleta. Oltre alla bellezza architettonica, al momento non c’è molto da ammirare. Un solo esercizio commerciale aperto: un bar. Per gli altri bisogna ancora aspettare. Ai binari non si può accedere se si è sprovvisti di un titolo di viaggio. “Per una questione di sicurezza”, spiegano i vigilantes. Molti si fermano ad osservare da una vetrina i binari, nella speranza di beccare un treno che si fermi. Sono 36 i convogli dell’alta velocità che faranno tappa ad Afragola ogni giorno.

A pochi passi dalla sala d’attesa c’è l’accesso a un’area di cantiere: “Vietato l’accesso ai non addetti ai lavori”, intima un cartello su un telo di plastica. Nella stazione sono ancora in corso i lavori. Basta girarci intorno per vedere due facce diverse di una stessa medaglia. Davanti il gioiello, luminoso e in tiro. Dietro, la polvere e le attrezzature da lavoro in piena attività. Ciò non sembra che stia creando disagi ai viaggiatori. In tanti oggi sono arrivati dai comuni della provincia di Napoli. Una “comodità”, così hanno definito la nuova fermata.

La speranza è che quanto prima l’opera possa essere portata a termine.

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