Cronache

Stoccata di Giletti alla Rai: "Facciamo il vero servizio pubblico"

Massimo Giletti non si tira indietro e senza remore difende ed esalta il lavoro della sua squadra per le inchieste che porta ogni settimana in tv

Stoccata di Giletti alla Rai: "Facciamo il vero servizio pubblico"

Ancora una stoccata di Massimo Giletti alla Rai. Il conduttore di Non è l'arena nel suo programma su La7 da molte settimane sta seguendo il filone della sanità calabrese. Un lavoro certosino che sta portando alla luce le problematiche di un sistema commissariato da anni che, nonostante questo, non sembra poter colmare le lacune che rendono la sanità regionale deficitaria. Un lavoro che Massimo Giletti considera "vero servizio pubblico". Per il conduttore di La7 questo sarebbe un lavoro che potrebbe, e forse dovrebbe, fare la Rai ed è su questa considerazione che Massimo Giletti ha punzecchiato ancora la televisione pubblica, prima del lancio della pubblicità.

"Facciamo il lavoro che dovrebbe fare il servizio pubblico", ha detto Massimo Giletti riferendosi al grande impegno profuso per portare avanti l'inchiesta sulla sanità calabrese. Questo è uno dei temi che la redazione del programma di La7 affronta con maggiore frequenza nell'ottica di portare alla luce gli errori e le mancanze del sistema. Un lavoro certosino del quale Massimo Giletti va fiero e che rivendica con orgoglio.

La stoccata alla Rai non è la prima della settimana per il conduttore di La7, che ha detto la sua anche sul caso Fedez. Massimo Giletti, colpito da un malore in diretta poche settimane fa, è arrivato a La7 dopo un lunghissimo trascorso nella televisione pubblica, dove ha condotto numerosi programmi di informazione e di approfondimento. L'ultimo è stato l'Arena, in onda la domenica pomeriggio prima di Domenica In, tra inchieste e interviste ai personaggi di primo piano della scena politica e non del nostro Paese.

Ma ora Massimo Giletti è un uomo di punta di La7 e si è inserito nella discussione tra Fedez e la Rai prendendo le parti dell'artista, che fin dal pomeriggio prima della sua esibizione aveva lamentato una presunta volontà di controllo su quanto avrebbe detto sul palco. "Ogni artista deve avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero. Non è che se Fedez va sul palco e sostiene una visione diversa dei diritti civili rispetto al 'sistema' io lo devo censurare. Viva Fedez nel suo modo di esprimersi", ha detto il conduttore ospite di Rtl 102.5. Massimo Giletti, poi, ha aggiunto: "Se l'ha fatto perchè è un abile stratega non cambia nulla. Chi lo censura dimostra i propri limiti culturali, perché non sa che Fedez ha milioni di seguaci e nel censurare una persona, così fai un doppio errore, perchè vai oltre la questione di libertà di espressione.

Il mondo social è più forte; negli anni '90 Umberto Eco l'aveva già predetto".

Commenti