Strage di Caselle, arrestato uomo accusato di triplice omicidio

Cinquantasei anni, pregiudicato, Giorgio Palmieri ha confessato

Strage di Caselle, arrestato uomo accusato di triplice omicidio

Dopo aver messo sotto torchio, per ore, il figlio della coppia uccisa a Caselle, insieme all'anziana nonna, c'è una svolta nelle indagini: nella notte i carabinieri hanno fermato il presunto autore della strage, si tratta di un pregiudicato di 56 anni, il torinese Giorgio Palmieri. Convivente dell’ex domestica di casa Allione, è accusato del triplice omicidio scoperto domenica scorsa. Nella notte ha confessato: secondo quanto riferito dal procuratore Sandro Ausiello, l’uomo voleva rubare del denaro dall’abitazione degli Allione, dove si era recato con la scusa di parlare di un vecchio debito di 500 euro non restituito.

Palmieri, accusato di omicidio volontario aggravato per futili motivi, accolto in casa dai coniugi Allione, avrebbe preso un caffè con loro prima che si scatenasse la sua furia omicida: le tazzine usate sono le stesse trovate ieri dal figlio della coppia in una buca vicino a casa, che sarebbero state portate via da Palmieri insieme a cento euro. Dopo il caffè, secondo quanto l’uomo avrebbe confessato agli inquirenti, sarebbe andato in bagno ed al suo ritorno Claudio Allione gli avrebbe contestato di "averci messo troppo". Una frase, che avrebbe fatto saltare i nervi a Palmieri che ha colpito così, con un tagliacarte preso poco prima di entrare nell’abitazione, prima Claudio Allione, poi la moglie ed, infine, la suocera, uccisa perché lo aveva riconosciuto, ma nei confronti del quale avrebbe avuto "quasi un segno di rispetto", coprendone il corpo con un lenzuolo.

Appresa la notizia dell'arresto del presunto assassino, Maurizio Allione ha espresso la propria soddisfazione: "I carabinieri e i magistrati hanno fatto un ottimo lavoro, non ho mai dubitato in loro. Sono sempre stato convinto - aggiunge Maurizio attraverso il suo avvocato, Stefano Castrale - che credessero nella mia innocenza".

Domestica allontanata dalla famiglia

Era stata allontanata dalla famiglia Allione la domestica Dorotea De Pippo, convivente dell’uomo arrestato dai carabinieri. A raccontare l’episodio, e i rapporti della donna con i genitori e la nonna, è stato Maurizio Allione nel corso dei suoi colloqui con gli investigatori. Il giovane non ha mai lanciato accuse, ma si è limitato a riferire i fatti. La donna, intervistata ieri dal quotidiano La Stampa, aveva riferito che i rapporti tra Maurizio e i genitori erano buoni. "Maurizio è un ragazzo assolutamente normale - ha detto Dorotea De Pippo al quotidiano torinese -. In questi giorni ho letto sui giornali e ho sentito in televisione tante cose che non sono vere. Che Maurizio non andava d’accordo con i genitori. Non è così.

Io ho sempre visto gli Allione come una famiglia assolutamente normale e con il figlio i genitori potevano avere le discussioni che rientrano nella vita quotidiana. Niente di drammatico". La donna, per cinque anni badante in casa Allione, era stata allontanata alcuni mesi fa, pare per un episodio riguardante la scomparsa di una collana.

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