Cronache

Straniero aggredisce agenti e tenta di rubare mitra a militare

Uno straniero di 30 anni, originario di Capoverde, ha aggredito un poliziotto e una guardia giurata all'interno dell'aeroporto di Firenze. Successivamente ha provato a rubare il mitra ad un militare all'esterno dello scalo

Straniero aggredisce agenti e tenta di rubare mitra a militare

Aggredisce un poliziotto e una guardia giurata poi, tenta di sottrarre il mitra ad un militare. Per questo motivo, uno straniero originario di Capoverde è stato tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Attimi di grande paura all'aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze. Stando a quanto riferisce il quotidiano La Nazione, uno straniero si sarebbe scagliato con violenza efferata contro un agente della polizia e un vigilante della sicurezza. Ma non è tutto. Sulla scia di una follia senza freni, il trentenne avrebbe tentato di assaltare un militare all'esterno dello scalo provando a rubargli l'arma d'ordinanza.

Da una prima ricostruzione della vicenda, ancora in via di definizione, i fatti sarebbero occorsi nella giornata di giovedì. Lo straniero, come si è già detto, un trentenne originario di Capoverde, sarebbe uscito improvvisamente fuori di senno, prendendo a calci le porte dei bagni aeroportuali. Nel tentativo di arginane la furia incontrollata, un poliziotto e una guardia giurata sarebbero intervenuti per quietarlo. Di tutta risposta, l'uomo avrebbe dato in escandescenze aggredendo entrambi con calci e pugni. In preda ad un raptus scellerato poi, lo straniero avrebbe tentato di aggredire un militare con l'intenzione di sottrargli il mitra. Per fortuna, nel giro di pochi minuti, l'allarme è rientrato.

Il trentenne, già noto alle Forze dell'Ordine, è stato arrestato per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Si tratta dell'ennesima aggressione agli agenti della polizia con una dinamica similare alla tragedia consumatasi nella Questura di Trieste qualche giorno fa. Soltanto lo scorso 5 ottobre, infatti, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego sono stati colpiti a morte da un 29enne di origini domenicane che si era impossessato della pistola d'ordinanza di uno dei due agenti.

Stavolta, il peggio è stato evitato per un soffio.

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