"Lo strano caso del giornalista presente a Nizza e Monaco": la teoria del complotto

Sul web in molti si chiedono come sia possibile che lo stesso giornalista fosse presente a Nizza e a Monaco durante gli ultimi attentati. È solo un caso?

"Lo strano caso del giornalista presente a Nizza e Monaco": la teoria del complotto

Non mancano gli interrogativi anche sulle stragi di Nizza e di Monaco. Anzi, c'è chi sul web sta cominciando a sfornare tesi e teorie che sfiorano il complottismo. Monaco e Nizza, infatti, avrebbero un collegamento. Quale? Il giornalista che ha filmato la strage sulla Promenade. Il reporter, Richard Gutjahr, infatti, quando il camion guidato da Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha falcidiato quasi cento persone era lì sulla Promenade. Ha filmato tutto. Poi, appena una settimana dopo era a Monaco, teatro della strage al centro commerciale di Monaco, dove Ali Sonboly ha ucciso dieci persone e ne ha ferite 27 con una pistola. A rilanciare questo "strana coincidenza" è Maurizio Blondet sul suo sito, articolo che ha fatto il giro del web ed è diventato virale.

"La sera del 14 luglio - scrive Blondet - Richard Gutjahr è a Nizza, sulla promenade, e riprende in video la scena del camion che fa’ strage. Il 22 luglio, Richard Gutjahr si trova a Monaco di Baviera: incredibile fortuna/sfortuna, giusto davanti allo shopping center dove il diciottenne “assassino solitario” sta per fare una strage – o l’ha appena fatta. E’ lui quello che riprende la prima scena, mandata in onda da tutti i media, probabilmente con lauto guadagno per l’autore".

Poi continua: "Eccolo identificato: Richard Gutjahr, che si definisce un po’ “attore” e un po’ “giornalista indipendente”, riempie you tube di proprie immagini, è sposato con Einat Wilf, ex deputata israeliana nel partito di Netanyahu, che viene dai ranghi della intelligence militare di Sion. C’è qualche polizia che abbia voglia non dico di interrogarlo ma intervistarlo su queste sua capacità paranormale? Se non altro – come mi suggerisce una lettrice – per sapere dove il caro Richard intende fare il prossimo viaggio con strage annessa. Il giovinotto dovrebbe gradire: alle immagini che sparge di sé sui social media, gradisce la notorietà. Anche la mogliettina non esita a postare sé stessa su Wikipedia".

Secondo Blondet "la graziosa signora è stata anche consigliera di politica estera del primo ministro Shimon Peres, membro di un ente chiamato Jewish People Policy Planning Institute , ed editorialista del quotidiano israelian Israel HaYom, uno dei media più vicini a Netanyahu e all’ala estremista del Likud. Nel 2007, la Wilf – veramente ambiziosa! – ha concorso per la presidenza del World Jewish Congress, Congresso Ebraico Mondiale (la centrale delle centrali, si può dire), ritirandosi però prima del voto (sic). Nel parlamento israeliano è entrata nel 2009 – ma solo come sostituzione di un deputato che s’era ritirato. Ha perso il seggio nel 2013".

Difficile capire se è tutto così come scrive Blondet.

Sul profilo Twitter di Richard Gutjahr, infatti, non si trovano i video della strage di Monaco. ANche se appare vero che si trovasse a Monaco in quelle ore (secondo la geolocalizzazione del social network). Il mistero, intanto però, si diffonde sul web. E si moltiplica.

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