Stupro a Catania, il testimone: "Un aggressore si è vantato al bar"

Il procuratore aggiunto di Catania: "Dopo lo stupro, uno dei tre è tornato nello stesso pub vantandosi dell’impresa con il barista"

Stupro a Catania, il testimone: "Un aggressore si è vantato al bar"

"Ce la siamo caricata". Così uno dei tre ragazzi accusati di avere stuprato una ragazza americana a Catania si sarebbe vantato con il barista. Dopo la violenza di gruppo, il giovane sarebbe infatti ritornato al locale per raccontare "l'impresa". A svelare questo retroscena il procuratore aggiunto di Catania, Marisa Scavo. "Dopo lo stupro, uno dei tre è tornato nello stesso pub vantandosi dell’impresa con il barista".

È stata proprio la Scavo, con il pm Andrea Ursino, a chiedere al gip gli ordini di arresto per i tre ragazzi. I giovani aggressori sono stati identificati grazie ai video del locale e al filmato inviato alla giovane.

"Il loro obiettivo era di soddisfare l’istinto primordiale servendosi di un bicchiere in più, di uno spinello, di un tiro di marjuana, perché è più facile

agire con una preda un po’ stordita", ha spiegato al Corriere.

Poi uno dei giovani ha fatto rientro al bar "dicendo tronfio 'ce la siamo caricata'. È una questione di cultura", ha concluso.

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